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Nei 10 comuni della Valmarecchia

Vicinato Vigile e Solidale. Approvate linee guida del progetto

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 15 dic 2018 14:46 ~ ultimo agg. 14:49
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Via libera dalla Giunta dell’Unione alle linee guida per il programma di sicurezza integrata “Vicinato Vigile e Solidale” nei 10 Comuni della Valmarecchia. Per favorire l’omogeneità delle azioni e l’attività di coordinamento, la Giunta ha definito anche le modalità per la costituzione dei gruppi di vicinato e il logo da apporre sui cartelli, che potranno essere affissi nei quartieri per rendere visibile la presenza dei gruppi.

Il progetto “Vicinato Vigile e Solidale” approvato dall’Unione Valmarecchia sulla base dell’esperienza maturata a Poggio Torriana – primo Comune nella Provincia di Rimini ad aver avviato l’iniziativa un anno e mezzo fa con due gruppi nati spontaneamente, oggi divenuti cinque – ha visto nei mesi scorsi anche l’adesione di Santarcangelo dove è già attivo un gruppo di vicinato.

La caratteristica del progetto, che si ispira ai principi del “Controllo di Comunità” sviluppato dalla Regione Emilia Romagna e frutto della collaborazione di Poggio Torriana con la Cooperativa “Fratelli è Possibile”, è l’abbinamento dell’attività di “controllo” dei cittadini con la solidarietà di vicinato, un valore aggiunto che ancora contraddistingue il territorio dell’Unione.

Sosteniamo i “Gruppi di vicinato” – spiega Daniele Amati, sindaco di Poggio Torriana e assessore dell’Unione con funzione associata di Polizia Municipale – nel recupero della coesione sociale e della solidarietà tra vicini di casa, come strumenti di prevenzione contro l’isolamento e le vulnerabilità sociali che possono aprire spazi a episodi di criminalità. Particolare attenzione, inoltre, deve essere riservata alle persone più sole e ai gruppi famigliari che da poco tempo sono entrati a far parte delle nostre comunità. Infine, attraverso il coordinamento della Polizia Locale, i cittadini acquisiscono gli elementi utili per fare segnalazioni qualificate, riconoscere le truffe, conoscere i numeri telefonici da chiamare in caso di emergenza. È infatti vietato sostituirsi alle Forze dell’ordine, organizzare ronde, agire mettendo a rischio la propria incolumità. I compiti dei cittadini sono innanzitutto quelli di conoscersi, osservare, ascoltare e comunicare tra loro e con le Forze dell’ordine.