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La Giunta rinnova la convenzione

Scuole dell'infanzia paritarie, in arrivo 400mila euro dal Comune

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di Redazione   
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mer 19 dic 2018 13:18
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Rette sostenibili, supporto handicap e piattaforma informatica condivisa tra gli obiettivi della convenzione approvata tra Comune e scuole dell’infanzia paritarie. Un sistema fortemente integrato per il quale vengono garantite le risorse necessarie (individuate per il 2018/2019 in 400 mila euro) per il mantenimento di rette sostenibili, delle coperture assistenziali ed educative per gli studenti con disabilità, la razionalizzazione del sistema di iscrizione e la loro gestione attraverso la piattaforma informatica comune. Oltre ai 400 mila euro garantiti dalla convenzione, le spese assistenziali per studenti con bisogni speciali potranno usufruire anche di parte dei 370 mila euro dedicati dal Comune di Rimini per il sostegno all’handicap.

I tre vincoli posti dal Comune alle scuole paritarie per accedere ai contributi sono: applicazione di tariffe differenziate, basate sull’Isee, per famiglie in condizioni di disagio economica; condivisione e razionalizzazione della piattaforma informatica per le iscrizioni; rispetto della legge relativa relativa all’obbligo vaccinale.

Grazie alla triangolazione tra Stato, Comune e scuole paritarie è possibile infatti coprire sostanzialmente il totale della domanda educativa per la fascia 3-6 anni sul nostro territorio. Le scuole paritarie private coprono infatti il 38% del fabbisogno di posti, dando risposta a circa 1.200 famiglie, a cui si aggiungono le 800 garantite dalle scuole statali.

“Nel caso di ammissione a una scuola dell’infanzia privata viene a decadere l’eventuale domanda di iscrizione a quella comunale – spiega Mattia Morolli, assessore ai Servizi educativi-. Non possono, dunque, coesistere situazioni di iscrizioni nelle strutture di privati convenzionati e permanenza nelle liste d’attesa comunali. Ciò permetterà anche di snellire le liste di attesa e ottimizzare la copertura, garantendo inoltre la libertà di scelta da parte delle famiglie riminesi”.