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martedì 23 aprile 2024
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Calcio C girone B

Punture di spillo. Podio e contropodio dopo Fano-Rimini 1-0

In foto: La parata di Scotti sul colpo di testa di Sosa al 32' pt (ElevenSports)
La parata di Scotti sul colpo di testa di Sosa al 32' pt (ElevenSports)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 2 dic 2018 02:10 ~ ultimo agg. 18:37
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PUNTURE DI SPILLO
di Nicola Strazzacapa

IL PODIO
1) Difficile trovare qualcosa da podio nei novanta minuti marchigiani. L’unica vera menzione la merita Francesco Scotti, che sull’onda lunga della prodezza con cui ha blindato i tre punti con la Virtus Verona sui titoli di coda, ha sbarrato la porta a ogni fanese finché ha potuto: tre paratone su altrettante incornate in mischia, prima di capitolare alla quarta palla messa in mezzo e trasformata in una pallina da flipper senza che si riuscisse mai a liberare l’area. Sa Francesco senza gloria.

2) L’altra bella notizia della partita del Mancini è arrivata non dal… Mancini. Prima del fischio d’inizio. Proprio così, sono i risultati degli altri campi a guadagnarsi il secondo gradino del podio, con le rivali dirette tutte a secco o quasi. Magra consolazione davanti a prestazioni davvero imbarazzanti come questa. Regali di Natale al Babbo Natale biancorosso.

3) A far sorridere o comunque a consolare un po’ è infine la panchina: riecco Bandini e Arlotti, Alimi e Cicarevic che… si alza per entrare in campo. Per appena qualche spicciolo di gara (troppo poco vista l’aria che tirava), ma è già un’inversione di tendenza. L’altra deve arrivare proprio dal ritorno in campo di Scott, la cui assenza continua a pesare come un macigno nell’economia della partite e delle due fasi di gioco. Il recupero di una manovra più fluida passa dal suo ritorno, da quello dello stesso Alimi che magari porterà a un centrocampo a tre con un tridente con più attaccanti di ruolo e anche da un cambio di passo di Sasa in un mese in cui si gioca ogni tre giorni. Reaparecidos.

IL CONTROPODIO
1) Può una squadra che al Romeo Neri porta a casa tre successi e tre pareggi in sei gare mettere in saccoccia appena tre punti in sette trasferte? Può farlo poi girando sempre lo stesso film? Partite dal minimo comune denominatore fatto di poco mordente, poche idee, poco gioco, tanti balbettii. Sia che si vada nella tana delle big che in quelle delle pericolanti: oltre allo score, a lasciare perplessi è la sorta di fatalismo negativo con cui si entra in campo lontano da casa. Si è in balia delle gare, non le si aggredisce o controlla mai, si trema a ogni palla inattiva e con quella di sabato fanno tre viaggi amarissimi negli ultimi quattro. Senza mai segnare. A Imola, Gubbio e Fano, non al Bernabeu o allo Juventus Stadium… Mai dire trasferta.

2) Le altre note dolenti sono la scomparsa degli attaccanti dal tabellino marcatori e l’incapacità a rimontare gli svantaggi (Venturini sul gong col Ravenna è oramai più raro di un Gronchi Rosa). La striscia negativa si allunga di altri novanta minuti, l’ultimo sigillo di un bomber è quello inutile di Cecconi in zona Cesarini a Imola e a Fano in 95 minuti il terminale offensivo biancorosso, Michele Volpe, non ha mai concluso a rete. Mai. Non sarà il caso di provare il doppio ariete? Il bomber questo sconosciuto.

3) “Per il gol ripassare dopo l’intervallo”. Potrebbe essere questo il titolo del campionato del Rimini: quella di Fano è stata infatti l’ottava sfida consecutiva con il portiere avversario immacolato al rientro negli spogliatoi. L’ultima rete resta quella di Volpe a Gorgonzola il 7 ottobre: Diesel va bene, ma ritardi così neanche Trenitalia… A.a.a. primi tempi in saldo cercansi.