Dissuasori a scomparsa, nuovi investimenti a Rimini
La giunta comunale nell’ultima seduta ha approvato l’intervento per la regolamentazione degli accessi sia in centro storico sia nella zona della marina, aree spesso utilizzate per ospitare appuntamenti e manifestazioni e che saranno organizzate attraverso l’installazione di un sistema di dissuasori fissi e a scomparsa. Un investimento per esigenze di safety and security e di organizzazione degli accessi nelle zone più frequentate della città.
Il sistema si amplia alla zona mare, in particolare nel tratto di Lungomare Tintori tra piazzale Boscovich e piazzale Fellini sede di numerose iniziative di intrattenimento per cittadini e turisti. Attualmente le aree interessate dagli eventi sono delimitate per il periodo delle manifestazioni da apposite barriere come da indicazione degli organi competenti. L’obiettivo dell’Amministrazione è di andare a sostituire questa soluzione temporanea con la posa di dissuasori fissi in acciaio antintrusione in corrispondenza della pista ciclo pedonale e dei marciapiedi lato mare. Le barriere di new jersey ‘tradizionali’ saranno invece posizionate sulla carreggiata stradale.
Per quanto riguarda il centro storico, l’Amministrazione prosegue nel progetto di riorganizzazione già avviato in questi mesi attraverso un sistema strutturato di dissuasori fissi e a scomparsa e di arredi fissi e mobili e che comprende Piazza Cavour, Tre Martiri e Ferrari. Il progetto punta a rendere omogeneo il sistema di accesso anche nel resto del centro storico prevedendo la possibilità di mettere a sistema i fittoni automatizzati a scomparsa anche in via Giordano Bruno e in via Garibaldi Il costo complessivo stimato dell’intervento previsto per il 2019 è di 100.000 euro.
“Si tratta di un investimento in virtù delle molteplici iniziative, eventi e manifestazioni che la città organizza e ospita – sottolinea l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – nella convinzione che le indiscutibili esigenze di sicurezza e tutela dei cittadini possano e debbano conciliarsi con il decoro urbano, con la bellezza e con la vivibilità degli spazi”.