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Le riflessioni di un interinale

Crisi Fonderie Scm. Le riflessioni di un lavoratore interinale

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 9 dic 2018 18:40 ~ ultimo agg. 18:41
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La crisi delle Fonderie Scm del riminese è esplosa in agosto con l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Rimini e degli esuberi in quello di Villa Verucchio. 121 tagli, ridotti poi a 100 durante le trattative con le parti sociali. Alcune settimane fa la notizia è poi arrivata la notizia che i vertici Scm avevano accolto la proposta di sindacati e istituzioni di estendere possibili accordi di uscita volontaria ai dipendenti di tutto il Gruppo (non solo quelli delle Fonderie) occupati nella provincia di Rimini. La situazione resta però difficile per i dipendenti. In redazione è arrivata la riflessione di un lavoratore interinale delle Fonderie.

Le riflessioni di un lavoratore interinale di Scm Fonderie

Sono un lavoratore interinale, perciò lavoro in azienda da non più di 24 mesi e si avvicina la data in cui dovrei cessare il mio periodo di precarietà con la speranza di essere assunto o meglio di poter continuare a lavorare in un’azienda in cui credo.

Ma l’azienda crede in me? Dopo mesi di addestramento e altrettanti di produttività in questo periodo recente di difficoltà occupazionale (mi riferisco alla chiusura dello stabilimento della fonderia di Rimini con circa cento persone da rilocare in altri reparti del Gruppo SCM, per non destinarli al licenziamento) si è affiancata la decisione per venti interinali dello stabilimento di Villa Verucchio monte più altri sei di Villa mare (numerò in crescita mano a mano che altri lavoratori si avvicinano ai ventiquattro mesi) di far cessare la loro preziosa collaborazione lavorativa per evitare l’obbligo di assunzione. Ancora da definire il destino dei precari dello stabilimento di Rimini e della Steelmec di Villa Verucchio. Questa decisione è giustificata dai dirigenti dell’azienda con un calo di ordinativi e commesse a causa di una crisi nel settore che porta a un esubero di personale.

Le cose che fanno riflettere e spaventano in questa situazione sono principalmente due;

1) Se effettivamente esiste una flessione in ribasso nel settore o anche solo una diminuzione degli ordinativi in certi settori del Gruppo SCM, perché a farne le sono solo e unicamente i lavoratori in officina e non per gli impiegati in uffici o i più vicini operai trasfertisti che fino a “ieri” venivano assunti senza neanche un periodo di prova di un mese come interinale? Per quale motivo gli interinali in tutto il gruppo sono presenti solo in officina?

Forse perché il gruppo aveva già in mente di interrompere l’attività della fonderia di Rimini dopo la cessazione dei contratti di solidarietà dell’autunno 2016 e …  gli interinali sono stati solo utilizzati per cavalcare l’onda della ripresa e ora vengono mandati via per far posto agli esuberi della fonderia?

2) I sindacati in tutto questo?

I sindacati si sono dimostrati antiquati non sono stati capaci di prevedere le mosse aziendali ma solo di giocare in difesa. Siamo noi operai a promuover,e a cose già pianificate dall’azienda, gli scioperi con la speranza aggiustare il tiro un po’ a nostro favore.