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Braccio di ferro col comune

V Peep. La battaglia continua: il comune riapra la discussione

In foto: sala del Buonarrivo gremita per la conferenza del V Peep
sala del Buonarrivo gremita per la conferenza del V Peep
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 22 nov 2018 13:34 ~ ultimo agg. 23 nov 09:26
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I riflettori dei media negli ultimi tempi si erano un po’ spenti, ma il Comitato V Peep ha continuato a lavorare e a documentarsi. Questa sera in consiglio comunale a Rimini, questo impegno si concretizzerà in una interrogazione che sarà portata all’attenzione della Giunta dal consigliere della Lega Matteo Zoccarato.

In una sala del Buonarrivo gremita di residenti del V Peep, il Comitato ha aggiornato sulle prossime mosse. Una platea attempata ma attenta e molto battagliera. Nel mirino le scelte dell’amministrazione comunale. Il tema è sempre il medesimo: sia il valore per riscattare gli appartamenti, sia quello (per chi ha già la piena proprietà) per eliminare i vincoli sono troppo alti. Basandosi su recenti sentenze della Corte di Cassazione, il Comitato evidenzia come le quotazioni OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) utilizzate dal comune per calcolare i valori sono idonee “solo a condurre ad indicazioni di larga massima”. La richiesta del Comitato (sottoscritta da ben 598 residenti) è quindi quella di tornare a sedersi attorno ad un tavolo. “Noi vogliamo pagare – spiega la presidente Daniela Montagnolima vogliamo pagare una cifra equa e proporzionata al fatto che si tratta di appartamenti che hanno 40 anni. Dobbiamo trovare il modo per far uscire molti residenti del V Peep da una situazione di stallo nella quale non possono vendere. Parliamo di persone spesso anziane che non vogliono lasciare balzelli ai loro figli e nipoti.” Il Comitato, ricordando che lo stesso comune con una delibera del 2013 aveva riconosciuto che i valori erano esorbitanti, evidenzia la differenza tra quanto viene richiesto per il V Peep di Rimini rispetto ad altre località: a Riccione il valore venale per il riscatto è ad esempio di 297 euro al metro quadro, a Bologna di 185, a Imola di 387 mentre a Rimini ci si aggira sugli 800 euro.