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Al "Neri" arriva la capolista.

Rimini-Fermana, Acori: "Non possiamo sbagliare l'atteggiamento"

In foto: Leonardo Acori alla vigilia di Rimini-Fermana
Leonardo Acori alla vigilia di Rimini-Fermana
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 10 nov 2018 12:25 ~ ultimo agg. 11 nov 14:24
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Rialzare la testa e tornare a conquistare quei tre punti che mancano dalla prima giornata (unica vittoria sulla Triestina). Questo l’imperativo in casa Rimini, dopo la sconfitta di Gubbio. Al “Romeo Neri” arriva però uno degli avversari meno indicati: la Fermana, capoclassifica con 20 punti, 12 in più dei biancorossi. Acori deve fare ancora i conti con le assenze di Arlotti, Alimi e Bandini, mentre rientra Simoncelli.

La vigilia del tecnico dei biancorossi, Leonardo Acori.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=plFhxdRc6Hk&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/plFhxdRc6Hk/sddefault.jpg” caption=”Icaro Sport. Rimini-Fermana, il pregara di Leonardo Acori”]

“Simoncelli è recuperato, Bandini sta bene, ha fatto oggi il primo allenamento con la squadra, ma ripartirà martedì e domani non sarà a disposizione. Alimi invece è peggiorato. Aveva un problemino al polpaccio Buonaventura e oggi l’ho visto meglio. Per quanto riguarda Arlotti, mi auguro acceleri questo percorso di guarigione, però mi dicono i dottori che ci vorranno ancora 15-20 giorni perché è un punto delicato dove si è fratturato il metatarso”. Inizia da disponibili e indisponibili il condottiero del Rimini.

Al “Neri” arriva la capolista. “È l’occasione per fare un grande risultato – dice Acori -. Ho sentito dei commenti ingenerosi sulla nostra squadra. Per me è una buona squadra, fatta di giovani ma anche di gente esperta. Contro il Sudtirol sono stato molto contento perché dopo tre giorni fare una partita così… sono stato soddisfatto della prestazione. A Gubbio abbiamo fatto un primo tempo nel quale secondo me avremmo meritato il pareggio, dopo il 2-0 ci siamo sciolti come neve al sole. Però sono convinto che possiamo fare bene. Dall’inizio è mancata un po’ la continuità. Vedendo la partita di Imola, il secondo tempo è stato come quello di Gubbio. Ci vuole più convinzione nei propri mezzi, ancora più determinazione”.

Sul rigore concesso in avvio di ripresa a Gubbio. “Quello del secondo tempo è stato un errore. Dalla panchina mi sembrava nettissimo, era un rigore da dare, però il nostro giocatore lo ha sfiorato e Casiraghi da giocatore esperto è andato subito per terra. Quando ci sono questi errori la squadra ne risente, però non bisogna farsi condizionare troppo. Le partite bisogna giocarsele. C’è un bel gruppo, un gruppo sano. Domenica può essere una partita da svolta, che ti può dare autostima. Sarà difficile perché la Fermana, ho visto un paio di partite, non molla un pallone. Non fa un calcio bello da vedersi, però tanto di cappello. Sono “arci-convinti” di quello che fanno, riescono comunque a fare il gol e hanno una difesa quasi impenetrabile: mi sembra abbiano subito solo quattro gol”.

Si è sentita in queste giornate l’assenza di Arlotti? “Buonaventura e Arlotti hanno caratteristiche diverse. Arlotti lo possiamo sostituire andando a pressare tutti quanti perché lui è indemoniato quando gioca, l’ho visto qualche partita e non si ferma mai, poi magari esce per crampi. A me piace questo tipo di giocatori, noi dobbiamo fare così. Ma io credo, con tutto il bene che voglio a Scott, che non sia il solo. Le partite vanno giocate con grinta e determinazione. Se vuoi un risultato devi crederci. Noi dobbiamo invertire questo trend, dobbiamo reagire e dimostrare che sappiamo fare quello che stiamo facendo. La squadra non è scarsa come sento dire in giro, ha buone qualità. Sta a me farle venire fuori di più, è chiaro che quando arrivi in corsa devi conoscere certe cose. Ma io non prendo scuse. Non mi sono abbattuto con le difficoltà quando sono venuto a gennaio (nel 2016, ndr). Non mi abbatto, lotto e sono sicuro che la squadra lo farà insieme a me”.

Ancora su Gubbio. “Secondo me domenica siamo stati un po’ troppo leziosi. Deve aumentare la concentrazione. Ci sono occasioni che chiudono la gara. Bisogna cercare di limitare al minimo gli errori”.

In difesa spazio ai più esperti. “È probabile metta i quattro esperti perché loro davanti sono bravi. Domani non possiamo sbagliare l’atteggiamento perché la loro è una squadra cattiva, che sa quello che vuole. I giovani devono mettere la forza fisica”.

Sulla mediana l’assenza di Alimi è pesante. “Come caratteristiche non abbiamo un sostituto di Alimi, però ci può essere un sostituto. Lui è uno che fisicamente si fa sentire. Lì abbiamo bisogno di qualcuno che abbia quelle caratteristiche, che sappia interdire ma anche costruire”.

In settimana in quel ruolo ha provato Danso. “Deve stare attento a non prendere subito un’ammonizione, deve capire che la serie C è diversa dalle giovanili e si deve un po’ contenere”.

Sulla categoria e sulla scarsa attitudine dei biancorossi alla sofferenza. “La serie C è difficile e le partite vanno affrontate con cattiveria. Il Rimini ha fatto due stagioni in cui le sofferenze sono state poche. Adesso bisogna imparare anche a soffrire, a portare via un risultato anche soffrendo perché la categoria richiede questo. Se vedono il giovane un po’ indeciso gli avversari se ne approfittano. Se un allenatore ti fa giocare è perché ha fiducia in te, devi giocare sereno e con i compagni. Siamo una squadra giovane e bisogna giocare anche ad un ritmo alto per mettere in difficoltà una squadra esperta”.

4-4-1-1 per il Rimini, con sugli esterni Simoncelli da una parte e Guiebre dall’altra. “Simoncelli è uno che raccorda bene il centrocampo e l’attacco. Guiebre è un ottimo giocatore, anche se deve imparare a giocare più con i compagni perché in serie D era straripante mentre in serie C trovi giocatori con la tua stessa forza e devi farti aiutare dalla squadra. E davanti una punta e un trequartista. Non posso cambiare ogni volta, dobbiamo cercare di imparare questo sistema di gioco. È chiaro che il fantasista deve anche aiutare il centrocampo e lavorare per la squadra”.

Ancora difesa a quattro per i biancorossi. “Io ho parlato con i ragazzi: molti hanno giocato anche a quattro. A tre piace giocare anche a me e con alcune squadre ho giocato con questo modulo, ma se i “quinti” non fanno reparto diventa difficile. Noi abbiamo subito molti gol”.

L’auspicio di Acori: “Domani dobbiamo volare: serve una grande prestazione”.

Ultima considerazione sul confronto tra giocatori e tifosi a fine gara. “È stato un po’ antipatico quello che è successo a fine partita a Gubbio – chiosa il tecnico umbro –. I ragazzi sono seri e si allenano bene. Poi mettiamo su questa squadra troppa pressione e questa squadra in questo momento non ha bisogno di questa pressione. È logico che i tifosi, ma non solo i tifosi, tutti quanti noi non vogliamo vedere una prestazione come il secondo tempo di Gubbio”.

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