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Il Palariccione resta pubblico

Palariccione. Il comune decide di non vendere

In foto: il Palariccione
il Palariccione
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 nov 2018 14:04 ~ ultimo agg. 15:47
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Il ripensamento era nell’aria e oggi arriva la conferma che il comune di Riccione non cederà le quote della Società  New Palariccione s.r.l. di cui è socio di maggioranza con la detenzione del 78,84% di azioni. Per l’assessore al Bilancio Luigi Santi si tratta di una “scelta ponderata per spingere sul pedale della promozione turistica come previsto dallo statuto comunale per sviluppare servizi finalizzati alla vocazione turistica della città”. Saranno anche fatti una serie di interventi alla parte condominiale della struttura. La decisione passerà ora al vaglio della commissione e del consiglio comunale.

Una valutazione – spiega l’amminsitrazione – dettata da una precisa considerazione riferita direttamente all’art.2 dello Statuto Comunale che stabilisce, tra i fini istituzionali del Comune, la salvaguardia e lo sviluppo della “vocazione turistica della città, compatibilmente con la migliore qualità di vita dei residenti e del soggiorno dei turisti”.

L’oggetto sociale della  New Palariccione s.r.l.  consiste nella gestione degli spazi congressuali, fieristici, turistici e nella organizzazione di eventi al suo interno, così come nella organizzazione di attività promo-turistiche a favore del comune di Riccione. A questi obiettivi della società – spiega ancora il comune – va detto che si affianca la disposizione derogatoria prevista dal D.Lgs n 175/2016 e integrata dal D.Lgs n.100/2107 che esige il ricorso a una struttura societaria per il perseguimento di un programma specifico. Pertanto la scelta del Comune di mantenere la partecipazione nella società, si colloca nella generale politica di sviluppo e aumento delle attività congressuali e turistiche della città, volte ad accrescere le presenze complessive nelle strutture ricettive, tale per cui la forma societaria ha una incisività maggiore rispetto ad altre modalità di gestione attraverso il coinvolgimento di più soggetti, sia pubblici che privati, portatori di competenze imprenditoriali specifiche e qualificate.

 “Una scelta ponderata spiega ancora Santiche rientra nella necessità di svolgere una serie di interventi alla parte condominiale della struttura. Allo stesso tempo l’attuale esigenza di sospendere la vendita delle quote societarie va incontro alla nostra volontà di spingere sul pedale della promozione turistica su più fronti, come previsto dallo stesso statuto del Comune di Riccione, che richiede di sviluppare servizi finalizzati alla vocazione turistica della città. I prossimi passaggi saranno la commissione consiliare e il Consiglio Comunale”.

Ma se sul Palariccione c’è stata una scelta in controtendenza continua il processo dell’amministrazione riccionese di dismissione di alcune partecipate

In tema di razionalizzazione e contenimento della spesa, aggiungo che entro la fine dell’anno, verrà portato in consiglio comunale il piano complessivo di revisione straordinaria delle partecipate. Una scelta peraltro suffragata da una nota dell’Anci dello scorso mese di ottobre dove è stabilito che il socio pubblico di una partecipata entro il 31 dicembre procederà all’adozione del piano di razionalizzazione annuale che potrebbe contenere ipotesi di revisione delle dismissioni deliberate. Riccione è in questo senso un Comune virtuoso e si conferma tra quelli che in provincia si impegnano di più a rispettare i dettami normativi in tema di razionalizzazione e contenimento della spesa.”