Presentato "Io lavoro e guido sicuro". Allarme sull'uso del telefono alla guida
La metà degli incidenti sul lavoro, dicono i dati, avvengono alla guida, nel tragitto casa-lavoro, nonostante i sempre maggiori sistemi di sicurezza di cui sono dotati i veicoli. Sta al conducente fare la sua parte per guidare in sicurezza: a partire, per esempio, dalla cura delle condizioni del veicolo, fino ad arrivare all’attenzione, da non abbassare mai, neppure per pochi secondi.
Si parlerà anche di questo nel corso delle due giornate di workshop e lezioni pratiche per imprese, imprenditori, dipendenti che usano l’auto di Io Lavoro e Guido Sicuro, al Misano World circuit. 140 i partecipanti, appartenenti a una 50tina di imprese del territorio che invieranno i loro lavoratori. All’iniziativa parteciperà, tra gli altri, la Medicina del lavoro di Rimini, impegnata nella formazione dei dipendenti sulla sicurezza. Se molti non comunicano tempestivamente problemi ai veicoli che usano per lavoro, per paura di essere ripresi dal datore di lavoro, la vera a propria piaga che registrano gli ispettori è quella della fretta alla guida: una problematica legata a un’organizzazione del lavoro, evidentemente, non efficiente, che pone i lavoratori nella condizione di dover davvero correre, spesso, da un posto all’altro. L’altro grande fattore critico è quello dell’attenzione sempre più bassa alla guida, dovuta all’uso degli smartphone.
Sulle strade come sul circuito l’attenzione è fondamentale. Testimonial della campagna che accompagna l’iniziativa – #non chattare, pensa a guidare – i piloti di moto gp. Guarda il video, con le interviste a Giampiero Mancini, dell’Unità Operativa Medicina del Lavoro Rimini e al pilota Marco Bezzecchi.