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Rimini Spettacoli

L'attore Falcon e l'Amarcord sfumato: "Dovevo interpretare Titta, ma..."

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 14 nov 2018 17:20 ~ ultimo agg. 15 nov 14:05
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Avrebbe dovuto interpretare Titta Biondi in Amarcord, se solo la madre non gli avesse tenuto nascosta la proposta arrivata direttamente da Federico Fellini. Il mancato Titta è l’attore americano di origini latine Peter Gonzales Falcon, che comunque ha recitato per il Maestro nel film Roma (1972), interpretando proprio Fellini da giovane. Falcon questa sera, alle 21, sarà presente alla proiezione del film Roma, che si svolgerà al cinema Fulgor, nell’ambito di Amarcort (il festival dei cortometraggi cittadino nato 11 anni fa). Questa mattina il 69enne attore americano ha raccontato alcuni aneddoti legati alla sua apparizione in Roma e ha svelato che fu lui il prescelto per interpretare il celebre Titta in Amarcord: “E invece mia madre, che rispose a quella telefonata, non voleva che tornassi in Italia e così non mi disse mai nulla. Lo venni a sapere solo molti anni dopo, da un’amica di mia madre. Rimpianti? No, nessuno, si vede che era destino…”.

Falcon, che con Fellini lavorò appunto nel film Roma, ha ricordato il primo incontro a Cinecittà con il regista riminese: “Mi chiese di togliermi gli stivali perché voleva vedere se avessi le gambe magre come le sue. Poi mi chiese di girare su me stesso. All’epoca ero un giovane presuntuoso, non capivo, io volevo recitare… Un mese dopo mi dissero che ero stato preso proprio per interpretare Federico, fu una sorpresa. E pensare che – riavvolge il nastro dei ricordi Falcon – qualche mese prima ero stato scartato da Franco Zeffirelli”. L’attore americano percepì solo in un secondo momento la grandezza di Fellini, che descrive come un regista “molto meticoloso e attento a ogni dettaglio. Il suo cinema – spiega – era onirico, faceva sognare”. Terminate le riprese di Roma, Falcon non incontrò più Fellini di persona, ma mantenne i contatti per posta: “Ci scrivemmo un paio di lettere che conservo ancora caramente”.