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Riccione "trash e spendacciona"

Il PD stronca manifesto e programma di Natale

In foto: il manifesto "incriminato"
il manifesto
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 20 nov 2018 15:56 ~ ultimo agg. 16:19
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Partendo da una stroncatura senza mezzi termini del manifesto promozionale (con la cantante Kelly Joyce e Tony Leotta, ex del Grande Fratello), il PD di Riccione boccia l’intero programma di eventi per le feste di Natale presentato ieri a Riccione dall’Amministrazione Comunale. Non è neanche vero, puntualizza il PD, che ci sia stato un effettivo risparmio per il programma di quest’anno, tenendo anche conto che viale Gramsci resta out. E una contestazione sul metodo dell’assegnazione di un’importante parte di spettacoli a Radio Deejay.


L’intervento del PD di Riccione:

A Tosi e Caldari serve andare a scuola di “buon gusto” e trasparenza.  Ormai è definitivo, con la Tosi Riccione diventa trash e spendacciona!

Con il manifesto del Natale 2018 presentato ieri Babbo Natale e la Befana diventano concorrenti per “uomini e donne”.  Ma non è il dato estetico a preoccuparci. In fondo è sempre una questione di gusti.

E’ il messaggio di una comunicazione schizofrenica e improvvisata a preoccuparci. Cosa si sta raccontando di Riccione? Dove è finito il logo elaborato da Drudi per il Natale, lanciato a Ferragosto? Quello con la rivisitazione invernale del beach and love per il quale i Riccionesi hanno speso circa 20.000 euro solo per la stampa da consegnare agli hotel! Sparito! Come i 20.000 euro. Gettati nel rusco. E non solo: quel manifesto racconta di una città che ha perso la sua “eleganza” e si presenta come un “fenomeno da baraccone”; presentandoci un Natale, di cui ancora non si conosce la programmazione degli eventi e degli spettacoli, senza alcun romanticismo e senza “atmosfera”.

Una città offerta come trampolino di lancio per ignoti personaggi della Tv spazzatura. Un set per il cinepanettone in versione real tv, che continua a riempire le tasche di Radio Deejay: circa 200.000 euro per gli artisti di questo Natale e 305.000 per il prossimo agosto (10.000euro al giorno per deejay in stage).  E malgrado questa pioggia di denari erogati senza gara pubblica, le stesse gare che pretendeva la Tosi dal sindaco Pironi, non si sa, a distanza di un mese, chi allieterà la notte di San silvestro. Mezzo milione di euro per allestire e animare il solo viale Ceccarini e il viale Dante fino al ponte del porto. Viale Gramsci out! Ma spendendo di più dell’anno scorso.

È ancora fresca la polemica tra il sindaco e patto civico per il Natale 2017. La Tosi diceva di aver speso poco più di 500.000 euro e oggi mettendo in fila costi per 550.000 ci dice di avere risparmiato. A questo punto la domanda sorge spontanea direbbe Lubrano: minori allestimenti, artisti sconosciuti, e comunicazione degna di amene località dell’Adriatico! Non sarà che i sodi di quest’anno servono a coprire i buchi lasciati aperti l’anno passato?

Intanto il costo dei Natali degli ultimi cinque anni supera i 3 milioni, viale Ceccarini sembra un viale di periferia metropolitano, le presenze e gli arrivi non danno la soddisfazione che dovrebbero dare e che ci viene propinata sotto forma di propaganda e soprattutto abbiamo perso il nostro marchio distintivo: l’eleganza!

Au revoir Riccione!