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Rischi da non sottovalutare

Cannabis light. Popolo della Famiglia condivide allarme di San Patrignano

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 8 nov 2018 14:33 ~ ultimo agg. 14:36
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Il Popolo della Famiglia di Riccione sostiene con forza la conclusione dello studio del prof. Giovanni Serpelloni presentata lo scorso ottobre nella sede di San Patrignano (vedi notizia) “che smonta la bufala dell’innocuità della cannabis light”.
“Da tempo a livello nazionale – ricorda una nota del circolo Charlie Gard di Riccione – il Popolo della Famiglia chiede con forza la chiusura dei cannabis shops, cresciuti come funghi a causa del deprecato DDL 242 lasciato in eredità dal governo Renzi. Nell’aprile di quest’anno il Consiglio Superiore della Sanità (CSS), massimo organo consultivo del ministero della salute, ha espresso parere sfavorevole alla libera commercializzazione dei prodotti a base di canapa light facendo presente che il THC (delta – 9 – tetraidrocannabinolo), anche se assunto con prodotti a bassa concentrazione, può pericolosamente accumularsi nel cervello umano. Il CSS ha anche dichiarato che “non appare sia stato valutato il rischio di consumo di tali prodotti in relazione a specifiche condizioni quali ad esempio età, presenza di patologie concomitanti, stati di gravidanza e allattamento, interazione con farmaci, effetti sullo stato di attenzione, così da evitare che l’assunzione incosapevolmente percepita come sicura e priva di effetti collaterali si traduca in un danno per se stessi e per altri (feto, neonato, guida in stato di alterazione)”.
Per quanto riguarda la città di Riccione il
circolo Charlie Gard chiede: “All’amministrazione della città e ai dirigenti scolastici di porre in atto ogni attività di
comunicazione e sensibilizzazione a cittadinanza, studenti e genitori, sulla pericolosità dell’uso delle sostanze cannabis anche se legalizzate;
Alle forze dell’ordine e in particolare ai NAS di effettuare controlli serrati affinché siano effettivamente commercializzati i prodotti consentiti dal famigerato DDL 242; A tutte le forze politiche in parlamento e in particolare a tutti i nostri parlamentari locali di promuovere azioni legislative che portino all’abrogazione del DDl 242 con
chiusura di tutti i negozi cannabis”.
Il Popolo della Famiglia si dichiara “fortemente preoccupato del futuro dei nostri giovani. Come denunciato dallo studio del prof Serpelloni, basta un estrattore domestico per ottenere un effetto psicoattivo anche da pochi grammi di prodotto”.