Bonifica nuova Questura, il conto aumenta
L’Amministrazione Comunale di Rimini ha disposto un nuovo intervento di bonifica sanitaria, derattizzazione e rifacimento taglio dell’erba nello stabile di via Ugo Bassi destinato alla nuova Questura. L’intervento sarà affidato da Anthea con la formula dell’intervento coattivo a causa delle inadempienze del privato per il quale poi rivalersi sulla proprietà dell’immobile. Attualmente la proprietà è oggetto di curatela fallimentare. Il nuovo intervento ha un costo di 7.937 euro comprensivi di Iva, e in parte recuperati da un intervento analogo che poi ha richiesto spese inferiori. Proseguiranno i controlli da parte di Ausl, igiene Pubblica e Polizia Municipale.
La delibera mette anche in chiaro come questo tipo di meccanismo sia ormai la strada segnata fino all’atteso intervento risolutivo legato alla Cittadella della Sicurezza: “In merito all’intervento prescritto di chiusura degli accessi – si legge – “l’Azienda Usl ha ritenuto utile in alternativa, qualora la chiusura non si appalesi possibile in quanto troppo onerosa, organizzare un’attività periodica di rimozione rapida dei rifiuti organici ogni volta che se ne ripresenti l’accumulo ed un si stema di vigilanza a cadenza molto frequente atta a disincentivare l’utilizzo degli edifici a bivacco ed idoneo a verificare la presenza di rifiuti”.
Alcuni passaggi della delibera rendono lo scenario di degrado senza tanti eufemismi. Si cita il sopralluogo effettuato lo scorso marzo da Ausl, Questura e Anthea “dal quale è emerso che, malgrado gli interventi eseguiti dalla curatela fallimentare, il problema igienico-sanitario sussiste tuttora. Nell’area di cui trattasi infatti permane una situazione di grave degrado igienico-sanitario caratterizzato dalla presenza di rifiuti vari quali indumenti personali ammassati, materiale organico in decomposizione, siringhe, deiezioni liquide e solide”.
L’Amministrazione ricorda dal canto suo: “vista l’urgenza del pericolo per la salute pubblica rilevato dall’ Azienda Usl, il Comune ha provveduto nell’immediatezza al taglio della fitta vegetazione spontanea presente nell’area esterna dell’edificio, previa pulizia e raccolta del materiale ivi presente, che costituisce fonte di ricovero e proliferazione di animali infestanti quali ratti, pantegane e serpenti”.