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Attualità Rimini

Via libera alla variante per la nuova scuola elementare Montessori

In foto: la ex scuola Montessori
la ex scuola Montessori
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 12 ott 2018 15:44 ~ ultimo agg. 21:00
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Via libera ieri in consiglio comunale a Rimini, col voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza, alla variante urbanistica che permetterà la costruzione della nuova scuola elementare Montessori. Il costo del nuovo edificio, che sorgerà in via Cuneo, sarà di 2.700.000 euro, cofinanziato al 50% dal MIUR. La realizzazione della nuova scuola, che ospiterà oltre 250 alunni in 10 aule, sarà anche l’occasione per la riqualificazione dell’intera area urbana di quartiere. La ristrutturazione dell’attuale scuola in via Codazzi o la sua demolizione e ricostruzione non avrebbe consentito la realizzazione di una struttura così capiente.


I dettagli sulla nuova scuola

La nuova “Montessori”, che avrà un costo di 2.700.000 euro, cofinanziato al 50% dal MIUR, sarà dunque, per la scelta di materiali e arredi naturali riciclabili e innovativi, una scuola ecologica a tutto tondo, capace di ospitare i ragazzi in un ambiente sano e sostenibile e contribuire al tempo stesso alla formazione di cittadini rispettosi della natura e attenti alla tutela dell’ambiente.

La flessibilità degli spazi contribuirà poi allo sviluppo di una didattica innovativa come quella prevista dal progetto “Scuola senza zaino”, il metodo d’insegnamento d’avanguardia che consente ai ragazzi di lasciare ogni cosa in classe evitando di trascinare quotidianamente con sé libri e quadernoni scolastici.

Una scuola ad energia ‘quasi zero’ (nearly zero Energy building), capace cioè non solo di consumare pochissima energia dando un contributo significativo per il risparmio energetico e la protezione del clima, ma anche un buon investimento per l’amministrazione pubblica e l’intera collettività sui costi.

Ma, soprattutto, la nuova scuola sarà una scuola sicura, pensata come edificio strategico in caso di sisma.

Più in particolare il progetto prevede due blocchi. Accanto al blocco principale costituito da due piani fuori terra in cui troveranno collocazione l’atrio di ingresso, le dieci aule (cinque per piano) orientate a sud est e affacciate sull’ampio giardino interno ed i relativi laboratori e attività collettive, come mensa, biblioteca, sala insegnanti e servizi igienici, si affianca quello secondario, costituito da un piano fuori terra in cui troveranno collocazione la palestra di circa 200 mq. oltre ai locali spogliatoio, deposito, infermeria e altri servizi.

La realizzazione della nuova scuola elementare sarà anche l’occasione per attuare un intervento di complessiva riqualificazione dell’intera area urbana di quartiere, con interventi previsti di riqualificazione del verde e riorganizzazione degli spazi di sosta, delle attrezzature per il gioco ed il tempo libero e dei percorsi ciclopedonali.

Sono stati questi obiettivi d’eccellenza che hanno spinto nella fase preliminare della progettazione a scartare qualsiasi altra ipotesi, sia quella di ristrutturazione dell’immobile esistente, che avrebbe consentito di raggiungere solo il 65% del livello massimo di sicurezza in rapporto all’indice 1 (100%) previsto per una nuova costruzione, sia l’ipotesi di demolizione e ricostruzione sull’attuale sito di via Codazzi, che avrebbe consentito di avere una scuola di dimensioni limitate ad una capienza di sole 8 aule mentre la scuola, già oggi, ospita due cicli didattici completi, con un crescente numero di iscrizioni.

E’ stato in questo quadro che è maturata la scelta radicale di costruzione della nuova “Montessori” in una nuova area poco distante , decidendo per l’utilizzo dello spazio di 6.400 mq in via Cuneo di proprietà comunale, su cui già era previsto dal precedente Piano urbanistico attuattivo “IV P.E.E.P. Marecchiese” la costruzione di scuole dell’obbligo.

Una scelta rafforzata dalle ottime potenzialità della nuova scuola sia per quanto riguarda l’accessibilità, ovvero i parcheggi pubblici, il percorso dello scuolabus, il raggio d’azione del “Piedibus”, che per le connessioni urbane come quella con l’anello verde e la rete della Bicipolitana nonché col trasporto pubblico. Tutti fattori capaci di garantire percorsi casa – scuola in sicurezza ed ecosostenibili.