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Senza Confini

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 26 ott 2018 07:03 ~ ultimo agg. 11:40
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Musica, cultura, solidarietà: saranno le note di Paesi e tradizioni lontane a celebrare, sabato 27 ottobre, la Giornata del Dialogo Cristiano-Islamico, in una serata di incontro che si propone di avvicinare le culture nell’ottica di una maggiore integrazione tra popoli diversi, ma sempre meno distanti. Sul palco del Teatro Tiberio a partire dalle 21, le melodie del Trio MothraFabio Mina, Peppe Frana e Marco Zanotti – accompagneranno gli interventi di Jamaluddin Ballabio, rappresentante per l’Italia della Tarikah Naqshbandi e di Cesare Bovinelli, monaco camaldolese di Fonte Avellana, protagonisti di un dialogo interculturale, che partirà dal teatro riminese per arrivare, nella prossima primavera, fin nelle sale di una delle più suggestive gallerie della città, il Museo degli Sguardi.

L’evento di sabato rappresenta infatti solo una delle azioni di un progetto molto più ampio, IN-CONTRO. Un museo come spazio di condivisione e solidarietà, proposto e realizzato dalle associazioni di volontariato Vite in Transito e Orizzonti Nuovi e dall’associazione di promozione sociale La Bottega Culturale con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

Gli obiettivi principali: restituire dignità al Museo degli Sguardi, per far sì che sia riconosciuto come bene comune di tutta la cittadinanza; dare vita alla convivenza e all’integrazione delle differenze e delle culture, attraverso un sempre più ampio coinvolgimento di migranti, rifugiati politici e persone affette da disabilità psichiche, soggetti ancora troppo emarginati e discriminati.

Già da ottobre l’associazione capofila del progetto – Vite in Transito -, che da sempre intreccia migrazione e narrazione, ha attivato un laboratorio di auto narrazione finalizzato a formare un gruppo di mediatori museali – tra cui richiedenti asilo e ragazze di seconda generazione -; da febbraio il percorso continuerà con corsi di teatro, passeggiate culturali, concerti, laboratori per la famiglia fino all’allestimento di una percorso museale innovativo. Diversi mesi di lavoro sul campo, tanti appuntamenti e l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza alle collezioni della galleria, che si arricchirà, grazie a questo progetto, di sguardi dal mondo e sul mondo, in un intreccio di culture e di vissuti che ridaranno vita – e voce – ad un gioiello del nostro territorio.

Appuntamento quindi, sabato alle 21, per ascoltare le improvvisazioni dei tre musicisti di fama internazionale che, attraverso strumenti a fiato, a plettro e percussioni faranno vivere, rivivere e scoprire sonorità del mondo, in continua trasformazione.