newsrimini.it

Processo Rimini Yacht, assolti in appello tre finanzieri

i sigilli alla sede nel 2010

In appello arriva un ribaltamento nel processo ai finanzieri accusati a Bologna di aver ricevuto soldi, cene o regali per addomesticare una verifica fiscale alla Rimini Yacht, la società di Giulio Lolli, fallita e al centro di diverse vicende giudiziarie.
Il collegio di secondo grado presieduto da Orazio Pescatore – riferisce l’Ansa – ha assolto per non aver commesso il fatto il tenente colonnello Enzo Digiovanni, difeso dagli avvocati Salvatore Tesoriero e Alessandro Gamberini e i marescialli Luigi Giannetti e Felice Curcio ( difesi dagli avvocati Marcus Wiget e Luciano Bertoluzza), e ha dichiarato prescritto il reato per il tenente colonnello Massimiliano Parpiglia, (difeso dall’avvocato Nicola Mazzacuva). Parpiglia e Digiovanni erano stati condannati a 5 e 4 anni, mentre i marescialli a 3 anni. I giudici inoltre hanno inviato gli atti alla procura militari per l’ipotesi di collusione, dichiarando il difetto di giurisdizione. Confermati invece tre anni per bancarotta al commercialista Giorgio Baruffa.

Lolli, fuggito in Libia a lungo irreperibile, è detenuto nel paese africano per terrorismo.