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Imposta soggiorno. Rinaldis (Aia): aumento non ci piace, si spieghi bene com’è usata

La tassa di soggiorno a Rimini è destinata ad aumentare. Ancora l’entità è da definire (si parla di 50 centesimi per gli hotel dalle 3 stelle in su) ma la scelta è ormai presa. Ieri lo ha confermato alla  trasmissione Tempo Reale l’assessore al bilancio Gian Luca Brasini. “Ormai l’imposta la abbiamo e dobbiamo capire come viene investita – spiega Patrizia Rinaldis, presidente Aia Rimini, alla trasmissione di Icaro Tempo Realevorremmo ad esempio che fosse istituita una commissione (come accade in altri comuni) all’interno della quale poter interagire con l’amministrazione sulle scelte di spesa. Usiamoli per eventi che generano presenze e diamo un segno tangibile alle imprese turistiche di ciò che si fa con questa imposta.

Certo non posso dire che l’aumento ci piaccia – prosegue – abbiamo anche fatto presente in una lettera che probabilmente non era questo il momento per farlo. Ma la decisione ormai è stata presa. E c’è da dire che l’alternativa sarebbe stata l’aumento dell’Imu ancor più penalizzante per gli imprenditori.

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