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I 10 segreti di Bologna

In foto: Bologna
Bologna
di Sabrina Campanella   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
dom 14 ott 2018 08:03 ~ ultimo agg. 08:21
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Io li trovo affascinanti come le favole che mi raccontavano da piccola: sono i segreti di Bologna. Dove li ho trovati? Dentro a una cocktail list. Sì, si, è andata esattamente così…

Il famoso never say never è una delle grandi verità della vita, del resto se no come avrei potuto trovare in un cocktail bar i segreti di Bologna? Già, perchè a raccontarmeli, tenendomi incollata alla conversazione, è stato un giovane bar tender quando sono capitata nel suo locale per un drink. Il Very Nice non è un posto dove, se non sei bolognese, puoi arrivare per caso. In realtà è solo a una decina di minuti a piedi da Piazza Maggiore, ma devi sapere che c’è per andarci.  A parlamene sono state le ragazze di Taldèg, anche la loro un’altra bellissima storia che ti insegna a conoscere la vera Bologna (di cui vi ho già raccontato, cliccate sul link per leggerla se ve la siete persa!).

veri nice bologna

Alex Fantini

Ma ora stavamo parlando di Alex, dei suoi cocktail e dei segreti di Bologna che mi svelato. E’ così, infatti, che lui racconta la sua città a chi va nel suo locale, convinto che la quotidianità di ogni posto e di ogni persona nasconda dei segreti, proprio come diceva il Piccolo Principe: “l’essenziale é invisibile agli occhi”. Quando mi sono seduta al Very Nice è stata proprio questa frase a darmi il benvenuto, riportata sul menù a disposizione in mezzo al tavolo, perché quella cocktail list contiene molto più che ingredienti e drink. In realtà è anche un meraviglioso viaggio tra posti di Bologna che sono lì da secoli, ma che non per questo tutti conoscono. 

bologna: cocktail bar

Il bancone del Very Nice

Ogni storia ha la sua origine e ad Alex è stata la nonna, bolognese ovviamente, a raccontarle. A lui sono piaciute parecchio, tanto che si è subito inventato un modo tutto suo per condividerle perché non vadano perdute ma, anzi, continuino a essere ricordate. Beh, io l’ho trovato geniale, perché in fondo, la sua, la si potrebbe chiamare semiotica del cocktail.  Così, mi è bastato aprire il menù, per immergermi in un piccolo grande mondo segreto che mi ha fatto conoscere un’altra Bologna. Vediamo se voi le conoscete già…

Dieci segreti di Bologna per dieci cocktails “Very Nice”

1. A Bologna c’è una piccola Venezia

Se passate delle parti di via delle Moline affacciatevi tra i palazzi dalla “finestrella” (in via Piella) e, per un attimo, vi sembrerà d’essere a Venezia. Tra i palazzi e le case scorre, infatti, un piccolo canale che per molti anni è stato nascosto. Se non lo  conoscete potete vederlo, nel frattempo, sorseggiando il “cocktail con vista” di Alex Fantini.

bar a bologna: very nice

Cocktail con vista – La Piccola Venezia

2. Non è vera tagliatella bolognese se non è 8 mm

8 millimetri

8 millimetri

Diciamocelo, Bologna è un vero paradiso per tutti i food lovers! Persino un’inviata del NY Times, di recente, se n’è innamorata per questo motivo tanto da inserirla tra le 52 destinazioni da visitare assolutamente. Per prendere ispirazione quando siete in città potete anche, ad esempio, fare una ricerca su Instagram dell’hastag #bolognafood e troverete quasi 53 mila foto di piatti tipici. Non tutti i food addicted, né gli Instagrammers probabilmente, però sanno che le tagliatelle al ragù sono tra i “gioielli” più preziosi in città. E non è così per dire, considerato che erano gli anni ‘70 quando la Camera di Commercio (Palazzo della Mercanzia) ha deciso di ospitare una riproduzione della tagliatella perfetta. Un campione in oro nelle misure esatte, realizzato secondo la vera tradizione: la larghezza deve corrispondere, infatti, alla 12270ª parte dell’altezza della Torre degli Asinelli e, precisamente, dev’essere spessa 8 millimetri per essere l’autentica tagliatella bolognese.

Non sapete dove andarla a mangiare?  Potete cominciare con un assaggio, già all’ora dell’aperitivo: al Very Nice, l’omonimo cocktail viene servito con una forchettata fumante di questa specialità, preparata rigorosamente secondo tradizione. Mica chiacchiere! Naturalmente è servita al ragù (e se cercate la ricetta originale la trovate custodita sempre alla Camera di Commercio di Bologna)

Il lampione dei neonat

3. Il lampione che annuncia l’arrivo dei neonati.

Si diceva un tempo che il lampione all’angolo tra Via Rizzoli e Piazza Nettuno cominciasse, come per magia, a lampeggiare ogni qualvolta nascesse un bambino. E così, ancora oggi, succede. Passeggiando di notte verso Palazzo Re Enzo vi potrà capitare di vederlo accendersi e spegnersi. Nessun mistero, però: questa splendida tradizione, tutta bolognese, è conservata dagli ostetrici dei due ospedali della città che, grazie a un contemporaneo sistema di telecontrollo a distanza, tutt’ora continuano ad annunciare in città le nascite dei neonati. Non è tremendamente romantico?

 

4. La pietra bolognese che ha affascinato anche Ghoete

Nei secoli ha stregato tantissimi viaggiatori illustri, Goethe incluso. E’ la baritina, ribattezzata poi pietra bolognese perché è stata scoperta per la prima volta da un alchimista proprio sui colli della città. Fu lui ad accorgersi, per primo, della sua capacità di trattenere la luce del sole per poi rlasciarla al calare della notte, quando diventa fluorescente. E’ così unica da sembrare magica ed è per questo che, nei secoli, in tantissimi sono andati a Bologna per vederla. Oggi la potete vedere nei calanchi di Paderno (a 10 minuti da Porta San Mammolo) o ordinare il cocktail di Alex.

La pietra di Ghoete

 

 

5. Il telefono senza fili per un cocktail davvero social

Bello pensare, oggi come oggi, di comunicare senza fili e senza smartphone! C’è un posto, a Bologna, dove non vi servono né l’uno né l’altro ed è il Portico del Podestà, sotto la Torre dell’Arengo di Palazzo Re Enzo. Secondo quanto ho saputo al Very Nice, infatti, pare che mettendosi ai quattro angoli opposti del grande voltone a croce la voce corra da un capo all’altro, proprio come succedeva nel gioco che si faceva da bambini. Ma ve lo immaginate quanti segreti inconfessabili deve aver “sentito” quel portico nei secoli? L’omonimo cocktail di Alex, quindi, si può ordinare minimo se si è in due perché è un invito alle conversazioni più intime: chi viene con me ad assaggiarlo?

6, 7, 8, 9,10: gli altri segreti di Bologna

Come vi dicevo all’inizio, sono dieci i segreti di Bologna raccolti nel menù del Very Nice. Il menù racconta ancora dell’astuccio degli Asinelli, del melograno di Carducci (che si trova proprio a Bologna) e della statua di San Giorgio nascosta nel quartiere del Pilastro. Tra gli altri luoghi da scoprire in città il Cortile Reale del Collegio di Spagna, proprio di fronte al cocktail bar. Ma ogni segreto, per essere ancora più affascinante, non va rivelato. Io, allora, mi fermo qui e gli altri  ve li lascio scovare da soli: fatevi dare una mano da Alex, ovviamente! Ogni cocktail lo serve insieme a un pezzo della storia, un simbolo, una piccola icona narrativa che lo rappresenta. Anche i bicchieri sono a tema, unici e originali, li ha fatti realizzare appositamente da suo padre artigiano: tutti diversi, uno per ogni storia, uno per ogni cocktail.

I segreti: piccole ossessioni e grandi seduzioni

C’è il fascino segreto e c’è il segreto di Pulcinella, ma c’è anche il segreto del successo e ci sono “gli ammiratori” segreti: comunque la si metta, ogni segreto è una piccola dolce ossessione. Solo perché difficilmente accessibile diventa desiderabile e scatena la voglia di saperne di più, di ficcare il naso, di curiosare un pò… . Ecco perché ho deciso di raccontarvi anch’io, qui sul mio blog, i segreti di Bologna, così questa città, dove amo da sempre andare e ritornare, diventa ancora più bella anche per voi.

Se come me, oltre ai segreti, amate anche i buoni cocktails, date un’occhiata a questo itinerario per bere bene a Rimini e dintorni oppure alla guida per i G&T lovers, piena di indirizzi “segreti” tra la Romagna, Milano e Londra.

Da www.mytrolleyblog.com