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Attualità Economia

Evasione fiscale e "furbetti" dei servizi: recuperati quasi 7 milioni

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 15 ott 2018 16:27 ~ ultimo agg. 16:28
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Rette scolastiche, tributi locali, affitti di locazione: sono oltre 6 i milioni di euro recuperati dal Comune di Rimini nei primi dieci mesi del 2018 grazie alle iniziative di contrasto all’evasione tributaria e ai ‘furbetti’ dei servizi. Se le storie di reale disagio economico non mancano, lo stesso vale per quelle in cui a farla da padrona è la semplice furbizia. Come quella del capofamiglia a cui è stato sequestrato il motorino, dopo aver collezionato un debito, per rette scolastiche non pagate, di più di 1.600 euro. Nessun disagio economico, anzi la famiglia viveva in stato di relativo benessere, tanto che nel giro di poco l’uomo ha saldato il contenzioso economico, per riavere l’amato motore.

Vediamo il recupero settore per settore:

1) Tributi locali. La parte più corposa del recupero è quella che riguarda i tributi locali. Nel 2018 il Comune di Rimini ha visto il rientro di 244.083,22 euro da segnalazioni qualificate come compartecipazione al gettito erariale, confermandosi tra i più attivi in Italia per segnalazioni e per riconoscimento di quota di trasferimenti. A queste cifre si sommano le risorse derivanti invece dal recupero delle imposte comunali, quali IMU, TASI, Imposta di Soggiorno, pubbliche affissioni e TARI. Nello specifico, per quanto riguarda la TARI, il tributo sui rifiuti, é proseguita la forte azione di recupero impostata da inizio estate 2017, grazie alla quale e’ stato possibile recuperare, anche nel 2018, 2 milioni di euro dagli evasori totali, a cui si aggiungono 3,9 milioni di “recupero crediti”, cioè di bollette emesse e non pagate. .

2) Servizi educativi. E’ stata ampiamente superata quota 500 mila euro nel recupero sulle rette insolute nei servizi educativi del 2017 (su 2016), anche grazie alle 2.500 telefonate fatte dagli uffici dei servizi educativi alle singole famiglie interessate. Grazie a questo intenso lavoro di relazione è stato possibile recuperare il 90% dell’insoluto.Il recupero è stato possibile anche grazie ad 82 rateizzazioni attivate e 329 ingiunzioni, anche tramite pignoramento.

3) Edilizia residenziale pubblica. Le procedure per il recupero dell’insoluto in questo caso riguardano il pagamento degli affitti mensili sia degli inquilini di case in edilizia residenziale pubblica che in quelle a canone calmierato. Le procedure di recupero del credito già attivate o in corso di attivazione che ACER segnala sono circa 200 ed il debito complessivo di queste 200 posizione al 31 luglio 2018 è di circa 1.290.000,00.