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Autunno: dove andare a caccia di foliage

In foto: Parco delle Foreste Casentinesi – @Francesco-1978
Parco delle Foreste Casentinesi – @Francesco-1978
di Sabrina Campanella   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 20 ott 2018 08:25 ~ ultimo agg. 08:34
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Ci sono i rossi, i marroni, i gialli nella palette d’autunno, la stagione in cui i colori e i sapori diventano via via più caldi. E’ il momento perfetto per camminare nel foliage.

In autunno è come se tutto diventasse all’improvviso multicolore. E’ la stagione delle passeggiate in mezzo alla natura , della caccia al tartufo, dei funghi e dei frutto rossi nel piatto, delle castagne da sbucciare. La natura brilla di colori intensi e le foglie sembrano far festa avvolgendo il mondo. L’autunno è talmente forte nelle sue gradazioni che riesce a colorare persino le città, ma è nei boschi che lascia senza fiato. Se potessi partirei ora e subito per i Fiordi Norvegesi, dove la natura spadroneggia tutto l’anno, ma per avere un buon motivo per preparare il mio trolley mi basta anche andare più vicino, rimanendo nella mia Emilia Romagna. Ecco un paio di idee per andare a caccia di foliage nelle foreste dell’Appennino Tosco Emiliano.

Nelle Foreste Casentinesi, a caccia di tartufo con Matteo

A mezzoretta da Forlì, c’è uno del posti dove amo di più andare e ritornare. Sarà perchè a Portico di Romagna, nelle Foreste Casentinesi, so che c’è Matteo Cameli sempre pronto a portarmi a tartufi su per i boschi del Monte Falterona, accompagnati passo passo dai suoi due lagotti, due cani che ha magistralmente addestrato per andare a caccia dei profumi dell’autunno. Se detta così sembra facile, in realtà le passeggiate con loro per me sono sempre impegnative, ma la bellezza dei percorsi vale la fatica.

trekking nelle foreste casentinesi

Matteo Cameli e i suoi due lagotti a caccia di tartufi

Al rientro poi Matteo, chef di tutto rispetto, si mette subito al lavoro non cucina e mi prepara al volo un pranzo che è sempre un paradiso di sapori. Il borgo è una meraviglia, piccolo, autentico e silenzioso. E’ il regno della famiglia Cameli, che da 40 anni gestisce, affiatata, Al Vecchio Convento, l’unico hotel del paese, primo albergo diffuso in Emilia Romagna, dove c’è anche un ottimo ristorante. Ai fornelli, insieme a Matteo, ci sono il fratello Massimiliano e papà Gianni, e poi c’è Marisa, la donna di casa, che prepara la sfoglia e sforna pane fresco ogni giorno.

sapori d'autunno in cucina

La cucina ai sapori d’autunno Al Vecchio Convento

E poi Portico di Romagna è alle porte dal Mugello e a 71 km da Firenze,che si raggiunge percorrendo la meravigliosa strada panoramica SS67, una delle mie mete preferite da sempre in autunno.

Abbracciare gli alberi dell’Appennino Parmense, con Carla 

A volte  incontri persone che ti aprono le porte a nuove scoperte meravigliose. A parlarmi per la prima volta dei Boschi della Carrega, nell’Appennino Parmense, è stata Carla Soffritti pochi giorni fa. Mi ha raccontato che sono luoghi proclamati Riserva UNESCO Man and Biosphere per aver conservato un perfetto equilibrio tra uomo e natura e della sua sana abitudine di passeggiarci in mezzo per inondarsi di nuova positività. Per entrare in contatto con l’essenza più vera del paesaggio mi ha detto che ha imparato di abbracciare gli alberi, idea che io ho trovato subito meravigliosa e super-romantica!

boschi appennino parmense

Foliage nell’Appennino Parmense – Ph Credits Carla Soffritti

Carla, insieme a Stefano, vive tutto l’anno tra querce, faggi e castagni e li conosce bene perché è qui che hanno scelto di mettere le loro radici, a 15 km da Parma, nel Parco Regionale dei Boschi di Carrega. Per anni ci venivano insieme a passeggiare ascoltando il silenzio, incontrando spesso scoiattoli, ricci e cerbiatti mi ha raccontato lei stessa, finché la voce della natura è diventata così forte e irresistibile da decidere di farne la loro dimora.

interni bed and breakfast il richiamo del bosco

B&B Il  Richiamo del Bosco – Ph Credtis Fabrizio Cicconi

Accanto a casa, a Sala Baganza, è nato anche il loro bed and breakfast che hanno battezzato Il richiamo del Bosco, dove ho assolutamente intenzione di andare al più presto! Voglio immergermi nella pace di quei sentieri che corrono tutt’intorno sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano, voglio andare a piedi fino al Lago della Svizzera, a mezzora a piedi dal B&B e voglio anche approfittare per andare a visitare (finalmente) il Castello di Torrechiara, a una dozzina di km, chiudere gli occhi e sognare di tornare bambina quando giocavo a fare la principessa.

Parma e foliage: weekend d’autunno

In attesa che arrivi il weekend e che sia ora di preparare di nuovo il mio trolley (già non vedo l’ora!) ho fatto un pò di ricerche su web e ho scoperto che da Parma prendono avvio altri bellissimi itinerari autunnali dove andare a fare foto al foliage, prima che sia troppo tardi. Da lì parte, ad esempio, l’Alta Via dei Parchi. In pratica, si seguono le indicazioni per Langhirano e poi per Corniglio ed infine quelle per Lagdei (1250 m) fino alla località Cancelli dovessi può lasciare la macchina imboccare la strada sterrata per Lagdei (sentiero 723B). Di qui, camminando nel bosco, si arriva fino ai piedi della cresta del Monte Sterpara, e si può anche proseguire per il Lago Santo, il più grande bacino naturale dell’Appennino settentrionale.

castagne nei boschi

Appennino Parmense – Ph Credits Carla Soffritti

E poi c’è La Via di Linari, antico percorso di pellegrinaggio, e l’idea di camminare tra pievi e luoghi spirituali, mi affascina parecchio. Per dormire lungo la via ci sono tante sistemazioni, pur se io credo che farò base a Parma, eletta capitale della cultura 2020, perché nei posti mi piace arrivarci sempre un attimo prima e, tra qualche mese, il mondo sarà lì. In centro storico  ho trovato una casa Liberty ristrutturata, Palazzo Toscani, che sembra perfetta per andare in giro in bicicletta a mangiare le specialità locali che qui sono davvero tante. Io mi sto già immaginando un bel piatto dI tortelli alla parmigiana di ricotta e erbette e una porzione di quei deliziosi tipici anolini in brodo.

Buone abitudini per godersi l’autunno

Quando i ricordi estivi sono già sbiaditi e non è ancora tempo di rifugiarsi in casa davanti al camino né di diete detox post natalizie, mi piace sempre farmi piccoli regali. Mi prendo tempo per passeggiare nei boschi, mi iscrivo a un corso di yoga, mi compro un paio di buoni libri, faccio scorte di tè in foglia. E a voi, invece, cosa piace fare in autunno?

da www.mytrolleyblog.com