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Cronaca Rimini

Frugava tra i cassonetti, denunciato per furto. Le precisazioni dell'assessore

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 10 set 2018 08:12 ~ ultimo agg. 14:06
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Dovrà rispondere di furto un cinquantenne riminese, in gravi difficoltà economiche e con disagio psichico sorpreso dagli uomini della Polizia Municipale a rovistare nei cassonetti della zona di via Darwin a Rimini.

A segnalare il fatto agli agenti, scrivono questa mattina i quotidiani locali, una residente che si era accorta che l’uomo si aggirava attorno all’immondizia e lo aveva fotografato per poi denunciare il tutto alla Polizia Municipale. Un’azione che, pur riguardando oggetti e materiale buttato via, si configura comunque come reato di furto.

In merito alla notizia interviene l’assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad che tiene a precisare : “Credo più doveroso che opportuno precisare i contorni e i dettagli di una notizia riportata con risalto quest’oggi. Va detto innanzitutto che l’invio in Procura di un esposto/denuncia firmato da un residente di via Darwin per danneggiamento di cassonetti non è nei confronti di un clochard o un senza dimora o una persona senza domicilio ma di un residente ufficiale e a tutti gli effetti nella nostra città. Lo scorso 20 agosto gli uffici della PM hanno ricevuto il suddetto esposto/denuncia, corredato da fotografie, e subito dopo gli stessi uffici hanno inviato un quesito a Hera in relazione a) eventuali episodi di contenitori rifiuti danneggiati in quella via b) avere chiarimenti giuridici sulla proprietà degli oggetti asportati dal cassonetto. In data 28 agosto arrivavano via mail le delucidazioni dell’azienda multiservizi: erano stati registrati in quella strada, nelle settimane precedenti, danneggiamenti dei contenitori, tecnicamente si trattava di furto.

La Polizia Municipale, dopo aver identificato l’uomo, regolarmente domiciliato in quella zona, ha inviato l’esposto/denuncia in Procura per le valutazioni del caso in ordine all’ipotesi di reato di furto. I fatti sono questi. Non c’è nessun povero o clochard denunciato perché frugava nell’immondizia ma un’ipotesi di reato, che ora toccherà alla Procura approfondire, nei confronti di un riminese ufficialmente residente e domiciliato, che accumula oggetti. Fermo restando che in analoghe situazioni sarebbe sempre preferibile agire con il buonsenso piuttosto che agire con una serie di ‘atti dovuti’ che alla fine magari producono situazioni che con il buonsenso si sarebbe potute smontare senza tirare in ballo la giustizia, spero di avere fatto chiarezza per evitare che gli equivoci continuino a susseguirsi”.