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Bando periferie. Anche Gnassi tra i sindaci in aula a Roma

Bando periferie. In Commissione respinti gli emendamenti del PD

l'audizione del 4 settembre in Commissione

C’era anche Andrea Gnassi tra i sindaci che hanno partecipato nel primo pomeriggio all’audizione a Roma dedicata al Bando delle Periferie, in sede di I e V Commissione parlamentare (affari costituzionali e bilancio). A guidare la delegazione di 28 sindaci presente in aula, il presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Sono 96 i progetti per 326 Comuni coinvolti, una popolazione complessiva coinvolta di oltre 20 milioni di cittadini italiani). Quello per la riqualificazione del lungomare di Rimini Nord prevedeva un finanziamento da 18 milioni.

Nel suo intervento in rappresentanza di tutti i Comuni coinvolti Decaro ha parlato di “motivazioni campate per aria” riguardo al voto in commissione bilancio che ha azzerato i finanziamenti del bando, di ‘furto con destrezza’, della “ammissione dei progetti che ne avvalla la piena validità”, e ha aggiunto “a questo punto paradossalmente si rischia di sprecare ancora più soldi’. Invitando a “non mettere in contrapposizione il tema degli avanzi di bilancio a quello del bando periferie, perché gli avanzi di bilancio appartengono già i Comuni che li hanno investiti e li investono in opere pubbliche“.

Se i comuni non avranno risposta, la piattaforma di contrapposizione condivisa dai Comuni prevede il ricorso al Tar, il ricorso alla corte Costituzionale e consegna simbolica delle fasce di sindaco durante una manifestazione nazionale.

Oggi abbiamo dimostrato che il tema delle periferie non è ideologico, non appartiene a questo o quel partito – commenta il sindaco Gnassi subito dopo i lavori – Qui c’erano Comuni di ogni appartenenza politica che hanno fatto sentire la loro voce contro un voto in sede di commissione che penalizza 20 milioni di cittadini e dà un colpo letale a quel patto tra istituzioni che è stato sancito non con un impegno verbale ma con un contratto vero e proprio, dal pieno valore legale, pubblicato in gazzetta ufficiale e approvato dalla corte dei conti’.

E se per Rimini nord è già stata attivata una raccolta di firme che ha già raggiunto alcune migliaia di sottoscrizioni, arriva anche la proposta di una mail per chiedere il rispetto dei patti sottoscritti con le città romagnole. La proposta è del deputato Marco Di Maio rivolge a chi vuole dare una mano alle città che vedono messi a rischio soldi e progetti finanziati tramite il bando periferie. Anche il parlamentare romagnolo del PD ha partecipato all’audizione di oggi.

“Un’ipotesi che ricadrebbe negativamente anche sulla Romagna, con progetti a rischio per decine di milioni di euro”. Oltre ai 18 milioni di Rimini, A Ravenna si tratta di quasi 13 milioni a cui sono collegati 11 interventi che rientrano nel maxi-progetto “Ravenna in Darsena: il mare in piazza”;; a Forlì oltre 8 milioni di euro sono a rischio per 12 interventi che spaziano dal completamento del Campus universitario a interventi sul centro storico; a Cesena 2,1 milioni di euro che erano destinati al progetto “tre piazze”.

“Già decine di persone si sono mobilitate – spiega Di Maio – e così si è pensato di predisporre un modello di email con oggetto “I patti si rispettano” perchè non è possibile che lo Stato si tiri indietro di fronte a un impegno sottoscritto formalmente”.
Le modalità per la mail