Scritte offensive sul manifesto funebre del poliziotto vittima della Uno Bianca

E’ una delle vittime della Banda della “Uno Bianca”. Il sovrintendente Antonio Mosca morì il 29 luglio del 1989, dopo un calvario durato due anni, seguito al ferimento da parte dei fratelli Savi mentre era in servizio con altri due colleghi.
Un manifesto funebre viene affisso ogni anno per ricordarlo e annunciare la Santa Messa che viene celebrata in sua memoria. Questa volta, dopo la sua affissione il manifesto è stato imbrattato con delle scritte offensive.
Il Sindacato di Polizia Sap ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti, con la speranza che gli autori del gesto vengano individuati.
«E’ un atto vile, di una vigliaccheria unica, oltraggiare la memoria di un servitore dello Stato,
barbaramente ucciso da una banda di criminali mentre era in servizio” ha dichiarato Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sap. “Siamo vicini alla famiglia ai figli, appartenenti alla Polizia di Stato ad alla Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno. A loro va tutta la nostra solidarietà e vicinanza”.
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