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Santarcangelo Calcio. Roberto Brolli risponde al presidente Ivan Mestrovic

In foto: L'ex presidente del Santarcangelo Calcio, Roberto Brolli
L'ex presidente del Santarcangelo Calcio, Roberto Brolli
di Icaro Sport   
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mer 22 ago 2018 15:11 ~ ultimo agg. 23 ago 13:56
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Ricevuto, pubblichiamo la risposta dell’ex presidente del Santarcangelo Calcio, Roberto Brolli, dopo le dichiarazioni del nuovo presidente, Ivan Mestrovic:

“Ho appreso con sconcerto e stupore le dichiarazioni del nuovo presidente del Santarcangelo Calcio Ivan Mestrovic in ordine alla situazione amministrativa e finanziaria del club Santarcangelo Calcio da lui rilevato. A suo dire il debito sarebbe il doppio rispetto a quello emerso dalla documentazione in suo possesso al momento del passaggio della società avvenuto attraverso una sottoscrizione effettuata dallo stesso Mestrovic. Il quale ha rifiutato di effettuare la due diligence di rito, che pure gli era stata proposta, per accelerare i tempi della trattativa.

Mi chiedo perché solo dopo tanti mesi, a retrocessione avvenuta, venga denunciata dallo stesso Mestrovic questa situazione dopo che peraltro da tempo la vecchia proprietà da me rappresentata, unitamente all’amministrazione comunale, sorpresi dalle voci che circolavano nell’ambiente calcistico e in città, avevano richiesto inutilmente allo stesso Mestrovic un incontro per chiarire la situazione. Quanto ai conti bloccati, la vecchia dirigenza ha lasciato la società libera da vincoli ed in grado di operare finanziariamente a 360 gradi. Se sono emersi fatti a noi sconosciuti si deve al fatto che non sono stati mantenuti gli impegni presi dalla nuova proprietà.

Ci auguriamo che al più presto venga fatta chiarezza sui vari punti in modo tale che sia data continuità ai progetti che la nuova proprietà aveva enunciato, anzi sbandierato, al momento del suo avvento e che l’uscita di Mestrovic non sia solo un pretesto per una sua uscita di scena in questo caso assai poco elegante col rischio concreto di fallimento della gloriosa società gialloblu. Ipotesi questa un personaggio blasonato come Mestrovic vorrà scongiurare.

IL SANTARCANGELO CALCIO E LA FIGC. Per quanto riguarda l’ingiustizia patita dal Santarcangelo sotto il versante della giustizia sportiva, siamo al fianco di Mestrovic in maniera incondizionata. I torti subiti dal club sono sotto gli occhi di tutti. Forse, però, con un coinvolgimento anche solo esterno della vecchia dirigenza nella vita del club l’errore che pure è stato commesso riguardo alla vicenda Irpef e che ha originato tutti i guai, si sarebbe potuto evitare: fin da luglio era nota la nuova norma”.

La lettera del presidente del Santarcangelo Calcio, Ivan Mestrovic:

“Quello che è successo e sta succedendo al Santarcangelo Calcio è un messaggio chiaro ai potenziali futuri investitori nel calcio italiano: in Italia dovete aspettarvi di tutto”.

Ivan Mestrovic, presidente e proprietario del Santarcangelo Calcio, presidente e co-proprietario di NK Osijek (al momento nelle prime posizioni del massimo campionato croato) e consigliere speciale del presidente della Federcalcio croata, federazione vice campione all’ultima Coppa del Mondo FIFA in Russia, commenta le vicende del Santarcangelo Calcio e del sistema calcio italiano dopo il respingimento dell’istanza presentata al Collegio di Garanzia del Coni e ancora nell’attesa delle motivazioni.

“La grande famiglia del calcio italiano deve chiedersi il motivo di questo stato di confusione del calcio italiano e delle gravi ingiustizie che alcuni club devono subire.

Come premessa introduco la vicenda dichiarando che le carte che mi sono state consegnate al momento dell’acquisto del club si sono rivelate irregolari: il debito accertato è il doppio di quello dichiarato nei documenti, di questo se ne stanno occupando avvocati e altri professionisti e presto andremo davanti a dei giudici. A oggi abbiamo i conti nuovamente bloccati per debiti della vecchia proprietà risalenti ad anni addietro.

Quali sono le regole, i principi e la giustizia se il Santarcangelo è stato punito, per non aver pagato una piccola quota pari al 4% del totale (circa € 12.000), relativa ai contributi Irpef di febbraio (per un errore del servizio in outsourcing), con due punti, in pratica gli stessi del Vicenza, che non ha pagato per milioni e milioni di euro?

L’errore su questa infinitesima parte dell’investimento fatto è avvenuto in marzo e la sentenza di penalizzazione è arrivata a fine campionato dopo la completa assoluzione in primo grado: il Santarcangelo salvo sul campo è stato sbattuto ai play out quando non c’era più nulla da fare sul terreno di gioco. Gli stessi dirigenti del Vicenza hanno ammesso che si è trattato di una cosa vergognosa. La cosa è diventa ancora più grottesca dopo: il Santarcangelo è preceduto in classifica da una squadra che per la stessa FIGC non esiste e che ha svincolato i giocatori a stagione ancora in corso. Giocatori non pagati ma che ha potuto utilizzare contro il Santarcangelo prima di licenziare e svincolare tutti a fine maggio.

Quali sono le regole e i principi base del calcio italiano?

Sono andato a Roma all’appuntamento con Roberto Fabbricini, per comprendere questo sistema calcio e mi ha tenuto sulla porta, ho lasciato un dono (la maglia della Croazia vice campione del mondo) e sono ripartito…

Ogni giorno leggo sui vostri giornali frasi del tipo “Golpe”, “Abuso di potere”, “Meglio giocare in Zimbabwe”, “Legalità gravemente violata da opachi personaggi “, “Calcio allo sfascio, meglio fermarsi e azzerare tutto”, “Il trionfo del caos e dell’assenza di regole”, “E’ un sopruso: decisa in una stanza una cosa illegittima”.
Queste sono le parole non dei clienti del Bar dello Sport ma dei massimi dirigenti italiani: presidenti di società, di associazioni calciatori di Leghe calcistiche.
Poi non lamentatevi se vedete i mondiali davanti alla Tv o se in tutta Europa si costruiscono nuove strutture mentre in Italia tutto è fatiscente. Forse invece di mettere alla porta il secondo uomo delle Federazione della Croazia qualche consiglio il numero uno della FIGC Roberto Fabbricini poteva accettarlo… anche se non voleva parlare dei problemi della Serie C e del Santarcangelo.

Tutti i miei obblighi sono stati ottemperati in anticipo, avevo in programma investimenti sulle strutture e in cambio, ho ricevuto la conferma che l’organizzazione del calcio in Italia è instabile, incomprensibile e dal punto di vista del diritto altamente discrezionale. Come è possibile che il mondo del calcio allontani un investitore che in sei mesi ha versato direttamente 1,5 milioni di euro più altri 500.000 indirettamente, una persona appassionata di calcio che sta costruendo uno stadio avveniristico a Osijek e che sta sviluppando il piano per la costruzione dello stadio nazionale a Zagabria.

I cinque milioni di contratti di sponsorizzazione per la stagione ’18 -19 destinati al Santarcangelo Calcio sono stati annullati a causa dell’incertezza e del caos che regna sovrano: i soldi sono finiti in altri campionati.

Ho personalmente scoraggiato due amici, entrambi nella Billionaires di Forbes, dall’acquistare club italiani sino a quando non ci saranno radicali cambiamenti a livello istituzionale: non voglio capiti a loro quello che sta succedendo a me.
Ringrazio il dott. Gabriele Gravina che conosce la situazione del suo campionato e quanto accaduto al Santarcangelo: penso sia uno dei pochi con una visione chiara per il futuro del calcio italiano.

Sto aspettando l’ultima istanza legale al TAR e il loro giudizio, e poi deciderò come fare.

Al calcio italiano dico siate seri, altrimenti gli investitori stranieri scappano”.