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Attualità Rimini

Obike, per Rimini esperimento riuscito. Frisoni: si lavora a servizio annuale

di Redazione   
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lun 27 ago 2018 14:05 ~ ultimo agg. 28 ago 09:59
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=5JHZ_hYIYhA&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/5JHZ_hYIYhA/sddefault.jpg” caption=”Obike, tempo di bilanci. A Rimini si pensa al servizo tutto l’anno”]

Da inizio aprile, data della sua introduzione, a metà agosto il nuovo servizio Obike nella sola città di Rimini ha totalizzato 66.178 corse per 110.000 chilometri percorsi, con 14.494 utenti attivi, 120 hotel coinvolti, 14mila card per gli hotel e 2.300 biciclette attive. Numeri che sono andati oltre le attese. “E’ un servizio che funziona – commenta l’assessore alla mobilità Roberta Frisoni – chiaramente focalizzato in primis su un utilizzo da parte della componente turistica, ma dalla cui esperienza si possono trarre utili spunti di riflessione anche nella direzione di potenziare e incrementare l’uso del bike sharing stanziale. I pro hanno superato i contro, compresa una già sottolineata difficoltà di raccolta dei mezzi da parte della società privata organizzatrice del servizio”. Nelle prossime settimane l’amministrazione trarrà le sue conclusioni sui 5 mesi di sperimentazione, ma l’intenzione sembra quella di sviluppare un servizio sull’intero arco annuale. “Alcuni degli aspetti che si stanno approfondendo – anticipa l’assessore – riguardano la distribuzione e raccolta delle bici, l’individuazione di zone dedicate per la riconsegna dei mezzi in certe aree strategiche, l’integrazione con altre modalità di trasporto, per far sì che questi servizi contribuiscano a raggiungere gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile rendendo sempre più conveniente l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto”.

Il servizio Obike è un sistema di bike sharing incentrato su modalità “free-floating”, a flusso libero. La novità è quella di poter restituire la bicicletta in punti diversi da quello di prelievo, rendendo possibile il funzionamento del sistema anche senza dover garantire l’accoppiamento bici/stallo.