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Economia Rimini

Il settore della "movida" per Rimini vale un miliardo

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di Redazione   
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ven 17 ago 2018 14:00 ~ ultimo agg. 19:08
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Supera il miliardo e cento mila euro il giro di affari nel territorio riminese legato al settore della ‘movida’. Il dato emerge da uno studio elaborato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese 2018 e 2017 che ha preso in considerazione ricavi del settore, numero di imprese attive e lavoratori complessivamente impegnati.

Secondo la ricerca il ‘business annuale’ del settore – comprensivo di attività commerciali, ricettivo e ristorazione ed eventi – vale a Rimini 1.153.144.690 euro, mentre sono oltre 9mila (9.002) le imprese attive, confermando il dato del 2017. Con relativa ricaduta occupazionale: nel 2018 infatti l’ente camerale ha calcolato che in provincia di Rimini gli addetti delle imprese legate alla movida sono quasi 42mila (41.987), con una netta crescita rispetto all’anno precedente quando gli occupati erano 38.463.

Il commento dell’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad: “Questa analisi della Camera di commercio milanese conferma l’assoluto valore economico di un settore che ancora troppo spesso viene percepito come effimero oppure secondario, ma che in realtà rappresenta con la sua complessa articolazione un vero e proprio settore industriale dall’altissima potenzialità e in forte espansione. Inutile ribadire come per Rimini l’importanza di questo particolare comparto sia maggiore rispetto ad altre realtà. Il nostro ‘software’ quindi, costruito dall’interazione del pubblico con lo storico dinamismo dei nostri operatori privati, è parte integrante della nostra offerta ed è per questo che va riaffermato e consolidato. Bisogna lavorare in prospettiva perché anche queste attività superino la stagionalità per diventare annuali e per garantire sempre l’indispensabile equilibrio tra la ‘movida’ e i ritmi di chi Rimini la vive 365 giorni all’anno, equilibrio che fa di Rimini una città apprezzata nel complesso per la sua vivibilità”.