Indietro
venerdì 19 aprile 2024
menu
Attualità Eventi

Il messaggio del presidente Mattarella per il Meeting 2018

In foto: il tema 2018
il tema 2018
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 18 ago 2018 19:05 ~ ultimo agg. 17:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 4 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In apertura del 39esimo Meeting per l’amicizia fra i popoli al via domani, domenica, in Fiera a Rimini, sarà letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che raccoglie le sfide contenute nel titolo di quest’anno “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”. “Connettere la ricerca di felicità della persona con il desiderio di costruire una storia migliore per sé e per gli altri è una grande sfida di umanità” scrive il presidente. “È un’affermazione rivoluzionaria quella che domina il Meeting di quest’anno e che Mattarella ha colto come centrale”, commenta il presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri,perché in un contesto in cui sembra prevalere la reattività e la protesta, noi poniamo l’uomo felice come soggetto del cambiamento. “Felice” è un aggettivo quasi incongruo ormai, eppure solo un uomo che si riconosce avviato su una strada di realizzazione può guardare all’altro con simpatia e non con astio, può essere un reale fattore di coesione e crescita sociale”.
Di qui anche l’adesione all’invito del presidente Mattarella che nel suo messaggio invita a riconoscere la diversità come un valore. “È dalla consapevolezza che ciascuno, con il suo credo e le sue convinzioni, arricchisce il nostro essere persona”, scrive il Capo dello Stato, “che nasce la possibilità di rendere davvero umano il mondo”.
Alle parole provenienti dal Colle quest’anno si aggiunge anche quello firmato dal segretario generale dell’Onu António Manuel de Oliveira Guterres. “Dal 1980, il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli di Rimini ha dato l’opportunità a persone di fedi e culture diverse di rinnovare l’impegno per la costruzione della pace e dell’amicizia. È di questo spirito che abbiamo bisogno, oggi più che mai”, sono le sue parole, “i conflitti divampano in molte parti del mondo. Xenofobia e razzismo sono fenomeni in aumento in alcuni paesi e regioni. Il Meeting di Rimini, che riunisce persone provenienti da contesti etnici, religiosi e culturali diversi è un gradito antidoto a tutto questo”. C’è anche un’attenzione particolare ai giovani nel messaggio di Guterres: “Dare potere ai giovani è uno degli investimenti più importanti che possiamo fare per prevenire i conflitti e costruire una cultura di pace”.
Domani, in apertura della Messa che sarà celebrata dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi nell’Auditorium Intesa Sanpaolo A3, sarà anche letto il messaggio di Papa Francesco.
Alle 15 l’evento inaugurale sarà l’incontro con il nunzio apostolico negli Stati Uniti Christophe Pierre sul titolo del Meeting.
Poi alle 21.45 nella Piazzetta sull’acqua al Ponte di Tiberio sarà rappresentato “Attraverso il mare del desiderio”, liberamente tratto da “La scarpetta di raso”, capolavoro dello scrittore e diplomatico francese Paul Claudel in occasione dei 150 anni della nascita (1868-1955), in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana e la Regione Puglia e con il patrocinio della Société Paul Claudel. I biglietti sono acquistabili in fiera e sul luogo dell’evento dalle 17 di domenica.

Il messaggio del presidente Mattarella

Si apre una nuova edizione del Meeting e sono lieto di rivolgere un cordiale saluto e l’augurio più caloroso ai tanti giovani che lo animeranno con la loro partecipazione, ai volontari, agli organizzatori che anche quest’anno sono stati capaci di offrire alla loro comunità e all’intera società italiana un’occasione così ricca di confronto, di riflessioni, di cultura.
Il dialogo, il desiderio di incontrare l’altro e di costruire insieme – nelle differenze –compongono l’humus di una società democratica e di una comunità solidale. Si tratta di valori quanto mai preziosi, che vanno incessantemente alimentati pena un loro impoverimento.
Dalla propensione al rispetto, e dunque all’amicizia, dipende molto della qualità della vita e della forza di una società. Sostenere le proprie idee e affermare la propria identità non consiste nell’innalzare le barriere del pregiudizio e della contrapposizione irriducibile. Al contrario, è dal confronto, dalla consapevolezza che ciascuno, con il suo credo e le sue convinzioni, arricchisce il nostro essere persona, che nasce la possibilità di rendere davvero umano il mondo.
Così il Meeting ha dato il suo contribuito alla formazione di cittadini attivi e responsabili: e sono certo che su questa strada nuovi risultati positivi verranno raggiunti.
Il tema scelto per il Meeting 2018 – “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice” – offre molti spunti, che in questi giorni saranno opportunamente approfonditi.
La coscienza del legame tra la propria libertà personale e il bene della comunità della quale siamo parte è un patrimonio essenziale della civiltà e della cultura democratica. Tra le numerose e straordinarie opportunità che i tempi nuovi ci offrono vi sono anche i rischi della piatta omologazione e di chiusure individualistiche. L’esasperazione dell’interesse egoistico così come il mediocre conformismo limitano lo sguardo sul futuro e spingono a considerare il presente come l’unico orizzonte utile. Una gabbia, che riduce le nostre ambizioni e la fiducia nel domani e scoraggia i progetti per migliorare il mondo in cui viviamo.
Connettere la ricerca di felicità della persona con il desiderio di costruire una storia migliore per sé e per gli altri è una grande sfida di umanità. Tenere insieme persone e storie, vuol dire proprio rafforzare i legami tra l’individuo e la comunità, far sì che nessuno rimanga indietro o si senta escluso.
È questo un grande impegno di rinnovamento civile che – nel corso del Meeting e dopo il Meeting – mi auguro possa unire sempre più coloro che, nel nostro paese, in Europa e nel mondo, credono in un comune destino.

Sergio Mattarella