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Politica Rimini

Giustizia inadeguata. Croatti risponde a Gnassi (via Travaglio)

In foto: Marco Croatti
Marco Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 31 ago 2018 17:37 ~ ultimo agg. 17:44
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Dopo l’intervento dell’Amministrazione Comunale di Rimini a seguito dell’ultimo episodio di violenza sessuale a Rimini, nel quale si chiedeva come una persone più volte denunciata per lo stesso reato potesse girare indisturbata. il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti risponde al sindaco Gnassi citando un articolo firmato oggi da travaglio sul Fatto Quotidiano. Cosa hanno fatto i suoi compagni di partito in 25 anni, si chiede l’editorialista del Fatto. Quanto alle strade da perseguire, oltre alla regolamentazione del fenomeno migratorio per prevenire situazioni di marginalità, Croatti indica la riforma della giustizia con realtivo aumento delle risorse e forze a disposizione dei territori.


L’intervento di Marco Croatti:

Sappiamo quanto il Sindaco di Rimini ami la essere al centro dell’attenzione. Sarà quindi lieto di essere citato, addirittura, in prima pagina nell’editoriale del Fatto Quotidiano. Marco Travaglio è perplesso (diciamo così…), come molti di noi a Rimini, sullo sfogo del Sindaco all’indomani del bruttissimo episodio di violenza sessuale su una giovane turista danese da parte di un bengalese con tre denunce per stupro alle spalle. Scrive Travaglio: “il sindaco pidino di Rimini chiede ai magistrati e alle forze dell’ordine che ci faccia a piede libero un signore con quel curriculum: dovrebbe rivolgersi ai suoi compagni di partito, che in 25 anni, in combutta col centrodestra, non han fatto altro che limitare la custodia cautelare fino a renderla difficilissima, se non impossibile, salvo per reati di sangue, mafia e terrorismo….”. Insomma le sparate locali riscuotono successo non solo tra le mura riminesi ma anche a livello nazionale.

Il tema però è serio ed è necessario fornire risposte ai dubbi e alle paure dei cittadini fino ad oggi ignorate. In questo senso il governo si sta innanzitutto impegnando sul fronte della regolazione e riduzione del fenomeno migratorio che purtroppo inevitabilmente va ad alimentare situazioni di marginalità e criminalità.

Dall’altro canto c’è un progetto di riforma della giustizia che mira a dare una risposta concreta alle legittime richieste di sicurezza che arrivano da nord a sud indistintamente che passa anche attraverso nuove assunzioni nell’organico delle forze dell’ordine.

Quindi la soluzione passa attraverso una visione d’insieme delle varie concause e specifici interventi a partire dal fenomeno migratorio congiuntamente all’ambito della prevenzione, della giustizia, della certezza della pena e della repressione, fornendo alle procure e forze dell’ordine uomini mezzi e risorse adeguate.