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Politica Rimini

Transenne in via Garibaldi. Renzi (FdI) torna alla carica: comune deve intervenire

In foto: uno degli edifici diroccati in via Garibaldi
uno degli edifici diroccati in via Garibaldi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 lug 2018 13:14
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=7omKeIoiu_8″ splash=”https://i.ytimg.com/vi/7omKeIoiu_8/sddefault.jpg” caption=”Edifici diroccati via Garibaldi. Renzi: comune intervenga; Sadegholvaad: già fatto”]

Non ci sono all’orizzonte le condizioni per togliere le transenne che nella centrale via Garibaldi a Rimini sono state messe a protezione di due edifici privati fatiscenti. Il mese scorso il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi aveva sollecitato l’amministrazione a “rimuovere la situazione di degrado e pericolosità dei due edifici” ai civici 59 e 50-52 e nell’occasione aveva ottenuto la risposta da parte dell’assessore Sadegholvaad che pur condividendo il richiamo aveva spiegato che il comune si è negli anni già fatto carico di interventi a proprie spese visto che la proprietà (la stessa della Questura di via Ugo Bassi) vanta già 7 milioni di debiti. Ora Renzi riporta quanto contenuto nella risposta scritta. L’Amministrazione ricorda di avere effettuato interventi nel 2013 e 2014 di bonifica e messa in sicurezza interna dell’edificio al numero 59 con una spesa di 14.694 euro per la quale si è proceduto inutilmente alla riscossione coattiva mentre nei quattro anni successivi l’intervento si è ridotto alle sei transenne, a salvaguardia dei passanti. Troppo poco secondo Renzi che parla di problemi legati al restringimento della Via Garibaldi con difficoltà per il transito di pedoni, biciclette, moto, auto.

Il problema – attacca – è che le transenne come risposta all’emergenza e il conseguente restringimento della Via Garibaldi non possono diventare permanenti, a danno alle attività degli esercizi pubblici, dei negozi circostanti, dei residenti in zona, dei cittadini e di tutti coloro che percorrono la Via Garibaldi per lavoro e per entrare nel Centro Storico. Né ci si può limitare ad una Ordinanza Sindacale Contingibile e Urgente di sei anni fa, rimasta inottemperata dal proprietario, e ai minimi interventi di pulizia ordinati dal Comune ad Anthea all’interno dell’immobile al n. 59 di Via Garibaldi. Il dovere del Comune è di eliminare questo degrado in una via commerciale e frequentata del Centro Storico, come Via Garibaldi, a poche decine di metri da Piazza Tre Martiri, attuando il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) che testualmente recita:” Qualora i proprietari non provvedano, l’Amministrazione Comunale ordinerà l’esecuzione delle opere necessarie al fine del mantenimento delle condizioni di sicurezza e di decoro delle costruzioni”. Nel caso specifico, proprio per le ragioni del pubblico interesse, l’Amministrazione Comunale dovrebbe almeno restaurare le facciate esterne degli edifici (nell’edificio al civico 52 si trova, fra l’altro, l’unica bottega medievale superstite a Rimini!), mettere in sicurezza i cornicioni infestati dalle erbacce per ripristinare l’immagine di normalità e il transito in questo tratto di Via Garibaldi. Per il recupero delle spese con le sanzioni previste si potrebbe procedere al pignoramento degli immobili appartenenti al proprietario.