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Attualità Rimini

Summer Pride, le riserve del Popolo della Famiglia

In foto: il Summer Pride
il Summer Pride
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 17 lug 2018 18:14 ~ ultimo agg. 18 lug 09:10
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Il Popolo della Famiglia di Rimini torna a esprimersi in maniera fortemente critico rispetto al “Summer Pride”. Una manifestazione che “nella misura che intende manifestare e promuovere il cosiddetto “orgoglio gay”, altro non fa che perpetuare una visione dell’omosessualità non rispondente alla realtà e fornire quindi risposte sbagliate ai problemi delle persone attratte dallo stesso sesso”. Ed è “irragionevole e irresponsabile che il Comune di Rimini, con il proprio patrocinio, legittimi e rafforzi questa manifestazione”.
Comprendiamo e condividiamo la preoccupazione pastorale del nostro Vescovo (che lo scorso anno già si espresse sulla manifestazione, ndr) per ciò che può essere in contrasto con l’esigenza di un accompagnamento spirituale delle persone omosessuali. Il pericolo, in effetti, è che un clima di contrapposizione possa far sì che tali persone si sentano giudicate ‘a priori’ ed escluse dalla comunità ecclesiale. Sarebbe un errore imperdonabile, un venir meno al dovere di una carità accogliente. I gay pride sono manifestazioni di carattere politico, ed è sul piano culturale e politico, terreno proprio del laicato cattolico, che occorre lavorare, come il Pdf cerca di fare. Chiediamo alla Chiesa riminese di aiutare il laicato ad approfondire il magistero autentico su questi importanti temi per evitare il rischio, tutt’altro che remoto, di una colonizzazione culturale dei cristiani”.

Anche quest’anno in occasione del Summer Pride, a Rimini si svolgerà una processione di pubblica riparazione organizzata da un’associazione di cattolici. “Il Pdf, essendo un movimento politico, non aderisce a manifestazioni religiose e lascia liberi i suoi aderenti e simpatizzanti di parteciparvi, auspicando che sia animata da sinceri sentimenti di carità”.


Spiegava lo scorso anno il vicario generale della Diocesi di Rimini don Maurizio Fabbri:

Il Vescovo ritiene che manifestazioni come il “Summer Pride” non aiutino ad affrontare in modo costruttivo la rivendicazione di legittimi diritti delle persone omosessuali. Inoltre la Chiesa riminese esprime una forte riserva critica nei confronti di un raduno che tende a usare e ridurre la situazione, spesso travagliata, delle persone con tendenza omosessuale ad una ostentazione fin troppo esibita che vuole far passare il messaggio che ogni tendenza sessuale è uguale all’altra e che ogni desiderio è fonte di diritti (ad esempio cavalcando lo slogan:“stesso amore, stessi diritti”).

In comunione con papa Francesco, il Vescovo esprime la disponibilità all’accompagnamento di omosessuali e trans ma ribadisce con le stesse parole del Pontefice il dissenso nei confronti della “teoria del gender quale «colonizzazione ideologica»”.
Infine, va sempre affermato quanto più volte espresso, cioè che la condizione delle persone omosessuali interpella le nostre Comunità Cristiane e le sollecita a
porre in atto concreti percorsi di fraterna accoglienza e di evangelico accompagnamento.