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Sequestro preventivo da 100mila € per il mandate del tentato omicidio Mulargia

Il luogo dell'agguato a Mulargia (Adriapress)

Un sequestro preventivo di beni e disponibilità bancarie attive riconducibili ad un 75enne, gravato da numerosi precedenti, e ritenuto il mandante (insieme a due complici) del tentato omicidio di Augusto Mulargia avvenuto il 5 aprile di due anni fa. Ad eseguire il provvedimento, disposto dal Tribunale, sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale.
Nelle intercettazioni effettuate nel corso delle indagini erano stati captati alcuni dialoghi dai quali è emerso il coinvolgimenti in un giro di spaccio chiaramente che i soggetti monitorati erano dediti allo spaccio di consistenti quantitativi di droga tanto che il 73enne era stato colpito anche da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per spaccio e detenzione e detenzione di sostanza stupefacente in concorso con altri quattro soggetti.
Da qui, ritenendo il 73enne un personaggio socialmente pericoloso, la decisione di applicare il “Codice delle Leggi Antimafia e delle Misure di Prevenzione” con l’esecuzione del sequestro preventivo. Gli accertamenti hanno poi consentito di stabilire anche evidenti sproporzioni tra le fonti di reddito dichiarate ed il cospicuo valore dei beni a lui riconducibili.
Sotto sequestro sono finiti due terreni agricoli a Corpolò, le disponibilità finanziarie esistenti su alcuni conti correnti e fondi di deposito e i beni contenuti in una cassetta di sicurezza custodita in una banca di Rimini.