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Cronaca Rimini

Ruba borsetta e fugge dopo collutazione, rintracciato grazie al telefono

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 lug 2018 15:11 ~ ultimo agg. 15:20
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Nella notte intorno all’una alla Polizia di Rimini è arrivata una segnalazione su due giovani rimasti vittime di una rapina sul lungomare di Rivabella.

Ai poliziotti giunti sul posto la vittima, una 18enne originaria di Busto Arsizio (VA) ha raccontato che poco prima, insieme ad un amico, un 19enne originario di Benevento, si era fermato al bagno n. 11. All’ improvviso erano sopraggiunti tre giovani, uno dei quali, con fare fulmineo, ha afferrato la borsetta che la ragazza aveva appena appoggiato su un tavolino per poi darsi alla fuga insieme ai complici.

I due giovani si sono posti al loro inseguimento fino a quando il ragazzo, raggiunto uno dei tre, ha ingaggiato una colluttazione ma l’uomo è riuscito a divincolarsi e continuare la fuga con la borsetta. Dentro c’erano il portafoglio con i documenti e la somma di 65 euro, due telefoni cellulari I PHONE X ed uno I PHONE 6. proprio con il sistema di rilevazione di uno dei telefoni, ancora acceso, è stato localizzato il punto dove si trovavano i tre, sul lungomare di Viserba. Giunti sul posto, gli agenti hanno notato un soggetto chinato vicino ad una siepe come per voler nascondere qualche cosa; alla sua vista, i due giovani lo hanno riconosciuto come uno degli autori del furto trasformatosi in rapina in ragione della violenza utilizzata per guadagnarsi la fuga.

Nella stessa siepe gli agenti hanno rinvenuto i due telefoni cellulari della ragazza, e rifacendo il percorso a ritroso, lungo il marciapiede hanno ritrovato anche il portafoglio dal quale non mancava nulla.

I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il soggetto era gravato da numerosi precedenti di polizia; il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di rapina impropria, trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura per poi essere condotto nella mattinata odierna presso la locale casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria. –