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Attualità Provincia

Reddito solidarietà, in provincia 13,3 domande ogni mille famiglie. Si amplia platea

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 lug 2018 11:33 ~ ultimo agg. 15:20
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Sono oltre 8mila i nuclei familiari dell’Emilia Romagna (circa 20mila persone) a cui è stato assegnato il Reddito di Solidarietà. Sono i dati presentati dalla Regione che ha fatto il punto sul provvedimento partito nel settembre 2017 che prevede un contributo economico mensile associato a un programma di attivazione e reinserimento sociale e lavorativo. Nella provincia riminese le domande sono state superiori alla media regionale: ben 12,2 ogni mille famiglie con dati più elevati nel distretto sociosanitario di Rimini (13,3) rispetto a quello di Riccione (10,1). Delle 1.278 presentate, le domande accolte sono state 496 (366 a Rimini e 130 nella Perla Verde). Quelle bocciate 176 mentre le altre sono in valutazione. Per il RES la Giunta regionale ha stanziato 33 milioni di euro per il 2018 e 35 per il 2019. Con alcune novità. Da giugno sono infatti in vigore nuove regole, necessarie per integrare il provvedimento col Reddito di inclusione nazionale.

Il contributo mensile per persona passa dagli attuali 80 a 110 euro, fino a un massimo di 352 per un nucleo composto da 6 persone. Quanto ai requisiti, potrà essere richiesto con un Isee non superiore a 6 mila euro l’anno, il doppio rispetto ai 3 mila precedenti, e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Sale inoltre da 12 a 18 mesi la durata del beneficio, trascorsi i quali non potrà essere rinnovato se non dopo sei mesi, e soltanto per un anno. Infine, è necessaria la residenza in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi continuativi.

Lo sforzo fatto, il lavoro lungo e paziente di collaborazione con i ministeri, con INPS e con i comuni, le ore e ore di formazione agli operatori e la bravura del personale amministrativo a tutti i livelli territoriali ha permesso di arrivare a questa nuova e mai esistita politica pubblica contro la povertà. Se non avessimo iniziato un lavoro complicato e paziente di elaborazione dello strumento, insieme all’Assemblea a inizio mandato – commenta la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini – non saremmo arrivati a questi esiti che oggi, al netto dei piccoli ritardi e delle complicazioni inevitabili in percorsi di innovazione così radicali, abbiamo il diritto di celebrare”.