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Attualità Economia

Quotazione in borsa Ieg, via libera in commissione. Si dimezzerà debito Palas

In foto: La fiera di Rimini
La fiera di Rimini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 24 lug 2018 14:03 ~ ultimo agg. 25 lug 11:02
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Con 14 voti favorevoli e due astenuti è arrivato in V commissione a Rimini il via libera alla delibera relativa alla quotazione in borsa di IEG (Italia Exhibition Group). A spiegare i dettagli dell’operazione ai giornalisti è l’assessore al bilancio del comune di Rimini Gian Luca Brasini.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=wZo_dyUyyVE&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/wZo_dyUyyVE/sddefault.jpg” caption=”Quotazione in borsa Ieg, via libera in commissione. Si dimezzerà debito Palas”]

Il 3 agosto l’assemblea straordinaria della Fiera potrà deliberare il progetto di quotazione (il giorno prima ci sarà l’approvazione in consiglio comunale a Rimini). La collocazione delle azioni nel segmento STAR dovrebbe avvenire tra fine ottobre e i primi di novembre. A completare un percorso partito ormai oltre una decina di anni fa e chiuso proprio in un momento ritenuto favorevole dopo l’irrobustimento societario legato alla fusione con Vicenza, l’integrazione della gestione tra Fiera e Palas e l’internazionalizzazione delle manifestazioni di punta.

Le azioni collocate dovrebbero valere circa il 35% del valore della capitalizzazione dell’azienda. Si parla di un minimo di 70 milioni di euro di cui 45 milioni di aumento di capitale tramite OPS (offerta pubblica di sottoscrizione) e 25 milioni tramite OPV (offerta pubblica di vendita). Attraverso quest’ultima saranno messe in vendita parte delle azioni di Rimini Congressi (che detiene circa il 65% delle quote di Ieg) per arrivare a dimezzare il debito contratto con Unicredit per la realizzazione del Palas (che attualmente ammonta a 35 milioni). Proprio l’estinzione del debito, spiega l’assessore Brasini, è uno degli interessi pubblici che vengono perseguiti tramite questa operazione. Ma non l’unico. “Ci saranno modifiche statutarie – spiega – che, anche in caso la quota pubblica scenda sotto il 50%, permetteranno di tutelare nelle sedi proprie le manifestazioni di punta come Ecomondo, Sigep, Rimini Wellness ecc.. Queste, capaci di creare un indotto di almeno 3milioni al territorio, praticamente non si potranno spostare da Rimini.” “Inoltre – prosegue Brasini – sarà blindata anche la governance garantendo il controllo pubblico. Per tre anni ci sarà un voto maggiorato che permetterà a Rimini Congressi di avere (anche se le sue quote saranno ad esempio del 40%) il 50,5% dei voti. Poi negli anni seguenti si studieranno patti di sindacato o modifiche al patto parasociale“.

In commissione sono stati portati, a dimostrazione della salute di IEG, i numeri delle attività. Su tutti i 9 milioni di utile netto del 2017 e il margine tra costi e ricavi (EBITDA) che è il più elevato tra i Gruppi fieristici italiani. Dati tutti previsti dai piani industriali, evidenzia l’assessore ricordando che IEG nel suo business plan prevede fino al 2022 altri 150 milioni di investimenti tra ampliamento delle infrastrutture fieristiche, internazionalizzazione delle manifestazioni e digitalizzazione. “Ci ingrandiamo per difenderci da un mercato molto aggressivo” sintetizza in chiusura Brasini.


In vista della quotazione in borsa anche Vicenza chiede alcune modifiche allo Statuto IEG per potersi garantire il diritto di nomina di un componente del Cda. Lunedì c’è stato proprio un incontro a Rimini. “La trattativa sta andando avanti in modo costruttivo – ha spiegato il vicesindaco e assessore alle risorse economiche Matteo Tosetto –. Il Comune di Vicenza si sta battendo per mantenere il diritto di nomina di un componente del Cda anche nel caso di aggregazione con Bologna e in qualsiasi altra ipotesi di fusione futura. Dal momento che tutte le decisioni sulla programmazione fieristica e sugli investimenti passano per il cda, il quale vota all’unanimità, la presenza di un amministratore nell’organo decisionale andrebbe a tutelare maggiormente la posizione di Vicenza. Se il prossimo 3 agosto l’assemblea dei soci di IEG approverà il progetto di quotazione in borsa della società e le relative modifiche statutarie, e la quota di proprietà detenuta da Vicenza Holding scenderà sotto l’attuale 19%, chiederemo di mantenere il diritto a nominare un consigliere nel cda finchè la società vicentina deterrà il 4% delle azioni. Nel corso dell’incontro – ha concluso il vicesindaco – è emersa anche la possibilità di vendere, fino al massimo del 2 per cento, le attuali azioni a breve termine, se conveniente. Resta fermo che gli accordi verbali raggiunti a margine della riunione di ieri dovranno trovare definizione in un documento ufficiale che dovrà essere sottoscritto da tutti i soci”