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Cronaca Riccione

Espulso a Riccione parcheggiatore abusivo e molesto

In foto: piazzale Curiel, dove l'uomo operava
piazzale Curiel, dove l'uomo operava
di Redazione   
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sab 21 lug 2018 15:08 ~ ultimo agg. 15:27
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A seguito dell’attività di controllo effettuata dal nucleo antidegrado del Corpo Intercomunale di Polizia Municipale di Riccione, venerdì mattina si è concluso il complesso iter che ha portato alla espulsione di un cittadino del Bangladesh, che da tempo svolgeva attività di bivacco e accattonaggio molesto, aggravato dal ricorrente abuso di alcol.

La persona presidiava quotidianamente il parcheggio del centrale piazzale Curiel dove da mesi stazionava chiedendo offerte e svolgendo l’attività di parcheggiatore abusivo, spesso dormendo nei limitrofi giardini Montanari. Senza requisiti per il soggiorno regolare in Italia, aveva già ricevuto l’ordine di espulsione dal territorio nazionale a seguito di precedenti controlli di polizia. Venerdì mattina si è concretizzata, grazie all’impegno e alla collaborazione dell’ufficio immigrazione della Questura  di Rimini, l’espulsione di quest’ultimo con la traduzione presso il centro di permanenza temporanea di Bari.

“ Non solo un’azione di contrasto incentrata sull’aspetto della prevenzione con l’impiego degli agenti di polizia municipale per esercitare una funzione dissuasivadichiara l’assessore alla polizia municipale on. Elena Raffaellima uno stretto giro di vite sui parcheggiatori abusivi. E l’espulsione del parcheggiatore di piazzale Curiel, che da tempo chiedeva denaro agli automobilisti per lasciare le auto in sosta con minacce più o meno esplicite, costituisce un importante risultato. Gli agenti della Polizia Municipale hanno lavorato con discrezione e fermezza riportando la legalità sul parcheggio molto frequentano durante l’anno e, a maggior ragione in estate, per il grande afflusso di turisti che lo utilizzano. Abbiamo dato risposta alle legittime esigenze e segnalazioni dei cittadini. Continuiamo e collaborare e a supportarci con il fondamentale contributo delle forze dell’ordine per porre fine a storie di sopraffazione come questa.”