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martedì 23 aprile 2024
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Cattolica Calcio. Il presidente Francesco Visino si dimette

In foto: Il presidente del Cattolica Calcio, Francesco Visino
Il presidente del Cattolica Calcio, Francesco Visino
di Icaro Sport   
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sab 21 lug 2018 19:04 ~ ultimo agg. 24 lug 10:32
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Il presidente del Cattolica Calcio, Francesco Visino, si dimette.

“Sono venuto a conoscenza solo ieri sera di un gravissimo episodio che riguarda la Giovane Cattolica – spiega Visino, che è la società che gestisce le strutture e detiene la matricola che interessa la prima squadra e la juniores, squadre che gestisco io personalmente. Questo mina profondamente la possibilità di proseguire le attività, creando per il Cattolica Calcio un futuro più che incerto. In un tale contesto potrei essere costretto a non poter più rispettare, come fatto finora, gli impegni presi per cause a me non attribuibili. Pertanto, con immenso malincuore visto l’amore che nutro per i colori giallorossi ed il grande affetto e rispetto che ho per i tifosi ed il pubblico di fede giallorossa, sono costretto a rassegnare le dimissioni. Il mio è un gesto disperato per cercare di salvare il salvabile, perché se intervenisse un gruppo serio in grado di rilevare le quote di chi gestisce nelle retrovie la situazione si potrebbe ancora salvare”.

Il rammarico del numero uno giallorosso è grande.
“Peccato, perché la squadra ha centrato la promozione in Eccellenza, il Cattolica ha un settore giovanile con trecento tra bambini e ragazzi, e ha appena vinto il bando per il rifacimento del “Calbi”. La squadra è stata regolarmente iscritta nei termini, la squadra è stata costruita per vincere il campionato di Eccellenza, ci sono gli sponsor, ma manca un gruppo che possa andare dalle istituzioni, presentare un progetto di continuità e sanare la posizione. Per motivi di conflitto di interesse quel gruppo non possiamo essere né io né la nuova dirigenza”.

Cosa accadrà adesso al Cattolica Calcio?
“La mia speranza è che si faccia avanti qualcuno per trattare con i soci della Giovane Cattolica e parlare poi con le istituzioni per trovare una soluzione. Il problema è che i tempi sono stretti”.

Cosa si sente di dire alla squadra?
“Avrei voluto avere il tempo per chiamare singolarmente ogni giocatore e membro dello staff tecnico per metterli al corrente di quanto sta accadendo, ma purtroppo la situazione è precipitata ed anche il mio stato d’animo non è dei migliori. Il consiglio che posso dare ai ragazzi è di aspettare fino a sabato 11 agosto per vedere se si sarà fatto avanti qualcuno di serio, altrimenti dovranno trovarsi un’altra sistemazione. A meno che i soci delle retrovie, che gestiscono le strutture, non abbiano studiato un’altra soluzione della quale io non sono a conoscenza e riescano a portare avanti il progetto. Ad oggi io non me la sento di espormi in una situazione del genere”.

Ma se le telefonasse qualcuno in grado di sistemare la situazione tornerebbe sui suoi passi?
“Se gli imprenditori ed il progetto fossero seri assolutamente sì. In questa situazione è invece impossibile per me proseguire”.