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Politica Regione

Abolito superticket su farmaci: per Sensoli merito M5S. Venturi: surreale

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 3 lug 2018 17:50 ~ ultimo agg. 4 lug 14:42
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=B0x8nTDEbfo&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/B0x8nTDEbfo/hqdefault.jpg” caption=”Abolito superticket su farmaci: per Sensoli merito M5S. Venturi: surreale”]

Addio al superticket. A partire dal primo gennaio 2019 in Emilia Romagna sarà abolita la tassa aggiuntiva sui farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e sulle prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna), dagli esami di laboratorio a quelli radiologici. Il superticket (da cui attualmente sono già esenti i redditi sotto i 36mila euro) resterà in vigore solo per i redditi sopra i 100mila euro annui. Il provvedimento interesserà 900mila persone con un risparmio stimato in 22 milioni di euro l’anno. Le risorse incamerate dal superticket per i soli redditi alti saranno usate per eliminare anche il ticket base da 23 euro sulle prime visite per le famiglie numerose, con due o più figli. Un beneficio per circa 330 mila famiglie emiliano-romagnole. La manovra, coperta interamente con fondi regionali, complessivamente vale quasi 33 milioni di euro. Queste tasse aggiuntive erano state introdotte dal Governo nazionale nel 2011.

Si tratta di uno sforzo economico straordinario, di una decisione che avrà per i cittadini dell’Emilia-Romagna una ricaduta tangibile, consistente e garantita nel tempo – sottolinea l’assessore Sergio Venturi. Continuiamo a lavorare per una sanità all’avanguardia, che migliori sempre più i livelli di assistenza e i servizi, ma che al tempo stesso sia capace di ottimizzare l’uso delle risorse. Con questo provvedimento continuiamo a tutelare le fasce meno abbienti della popolazione, agevolando contemporaneamente le famiglie numerose e quella grandissima parte di cittadini che si colloca negli scaglioni di reddito intermedi. Insomma, questa è l’idea di sanità, welfare e lavoro su cui abbiamo iniziato a lavorare dal primo giorno del nostro mandato, perché nessuno deve essere lasciato indietro”.

Sono e siamo particolarmente orgogliosi per una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie dell’Emilia-Romagna, abbassando il loro carico fiscale – afferma il presidente Stefano Bonaccini. In particolare, riducendo i costi per l’acquisto di farmaci e l’accesso a prestazioni sanitarie: quando si riesce a garantire un servizio sanitario di alta qualità facendo risparmiare persone e utenti vuole dire che la strada intrapresa è quella giusta”.

La polemica

Un provvedimento che avevamo richiesto a gran voce proprio perché, visto che i conti della nostra sanità sono in regola, far pagare di più i cittadini era una vera e propria ingiustizia. Ecco perché oggi questa è una decisione che rivendichiamo con orgoglio”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle. Ma a stretto giro arriva la risposta dell’assessore Venturi: “Fosse così non si capisce perché la neo ministra alla Sanità, Grillo, espressione del M5s, non l’abbia già abolito, appena insediatasi al ministero, né l’abbia proposto alla commissione Sanità della Conferenza delle Regioni, dove fra le priorità di cui ha parlato l’abolizione del superticket non c’era. Quanto alla surreale gara per attribuirsi meriti vari, lasciamo che resti una competizione alla quale partecipi la sola consigliera”.

Cosa si paga adesso e cosa cambia

In Emilia-Romagna, a differenza di altre Regioni che applicano un’unica cifra uguale per tutti, il superticket sui farmaci è stato introdotto in base a fasce di reddito progressive: il primo scaglione (R1) fino ai 36.152 euro esente; il secondo (R2) tra i 36.153 e i 70.000 euro prevedeva un contributo di un 1 euro a confezione con un tetto massimo di 2 euro per ricetta; il terzo (R3) per i redditi tra i 70.0001 e i 100 mila euro pagava 2 euro a confezione con tetto per ricetta massimo di 4 euro e il quarto (R4), per i redditi superiori ai 100 mila euro, contribuiva con 3 euro a confezione e un tetto massimo di 6 euro.
Con la decisione della Regione, il superticket sarà abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.

Anche per le prestazioni specialistiche, il superticket era stato introdotto e modulato in base al reddito, prevedendo contributi pari a: 0 euro fino a 36.152 euro; 5 euro tra 36.153 e 70.000 euro; 10 euro tra 70.001 a 100.000 euro; 15 euro oltre i 100.000 euro.
Il superticket è abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.

Per le coppie con 2 o più figli oltre al superticket, verrà abolito anche il ticket “base” sulle prime visite (23 euro) per genitori e figli.