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Ambiente Rimini

Un network che parte dal basso per dire Basta Plastica in Mare

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 11 giu 2018 16:13 ~ ultimo agg. 12 giu 12:18
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I 7 quintali di plastica raccolti in una sola calata dai pescherecci riminesi nella notte tra giovedì e venerdì nell’ambito dell’iniziativa Mare Pulito sono sola la punta dell’iceberg di plastica che purtroppo inquina le acque dell’Adriatico.

Per invertire la rotta serve un’opera congiunta che metta insieme gli operatori del mare, come pescatori e miticoltori, la politica e i cittadini. Un percorso che si propone il network BASTA PLASTICA in MARE che riunisce il gruppo Per la Sostenibilità, le Guardie Ecologiche Volontarie, la Lega Navale, i Sub GianNeri. Venerdì 15 alle 21 al portocanale ci sarà un appuntamento al quale interverranno gli europarlamentari Zoffoli e Affronte, che parleranno anche del divieto alla plastica usa e getta deciso dalla Ue, il consigliere regionale Pruccoli, gli assessore Montini e Frisoni, i professori Vassura e Franzelliti.

Coinvolti nelle iniziative anche i comitati turistici e gli operatori del turismo che già per la Notte Rosa hanno deciso di dare un primo importante segnale. “Utilizzeremo – ha spiegato Anna Maria Barilari palloncini biodegradabili e non gonfiati con elio. Inoltre, ci impegniamo a discutere approfonditamente di questi temi durante l’inverno”.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=l_fLTbL2c3E&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/l_fLTbL2c3E/hqdefault.jpg” caption=”Basta Plastica in Mare. Il 15 giugno una prima iniziativa al Portocanale di Rimini”]

Nel corso della conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il consigliere regionale Giorgio Pruccoli. “Il problema è planetario – ha detto – e l’Adriatico non ne è esente. A livello locale dobbiamo fare rete sia per rimediare ai danni già in atto, sia per prevenire le cattive abitudini attraverso leggi e educazione. In Regione non siamo all’anno zero dato che esistono iniziative a tutela dell’Adriatico. C’è la Legge n°2 del 6 marzo 2017, della quale sono stato relatore in aula, che contiene norme per la tutela dell’ecosistema acquatico e disciplina la pesca; così come esistono alcune mie Risoluzioni, presentate in Assemblea. Una chiede alla Giunta regionale di avviare programmi sulla gestione dei rifiuti raccolti dai pescherecci nell’Adriatico; di prevedere sanzioni contro il rilascio in mare dei resti di plastica derivati dall’allevamento delle cozze ma anche di riconoscere incentivi per i pescherecci che imbarcano quantità importanti di rifiuti. Un’altra, mira a tutelare la marineria emiliano-romagnola legata alla pesca del pesce azzurro. A livello regionale siamo intervenuti e potremo ancora intervenire ma occorrerà sempre farlo con grande precisione normativa”.

Anna Montini, assessore all’Ambiente del Comune di Rimini ha spiegato che “stiamo cercando di sostenere i comportamenti virtuosi degli operatori del mare e, per quel che riguarda la plastica “spiaggiata” abbiamo in cantiere un progetto che prevede dei test pilota sulla riciclabilità”. Mentre l’assessore al demanio Roberta Frisoni ha rivelato che “il nostro sogno, come Amministrazione comunale è, per quanto è possibile, lanciare l’idea di eliminare le confezioni di plastica monouso o monoutilizzo: dalle forchette alle bottiglie. Quello dell’usa e getta è un grande problema perché, nella quotidianità, la plastica si rivela più pratica: dobbiamo educare su questo utilizzo, partendo dai bambini”.