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Economia Rimini

No Tax Area, si amplia la platea dei beneficiari

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 20 giu 2018 17:15
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50mila euro all’anno di contributi per il prossimo triennio a chi apre un’attività in centro storico a Rimini, assume dipendenti e ha meno di 40 anni. E’ l’investimento messo in campo dal comune per la No Tax Area, progetto nato per sostenere le nuove imprese concedendo contributi per il pagamento delle imposte locali. Dopo il nulla di fatto del primo bando, l’amministrazione aveva apportato alcuni correttivi e al secondo tentativo erano state sette le imprese ad ottenere gli aiuti. Ora sono state definite nuove linee guida sempre basate su tre assi portanti: valorizzazione del centro storico e dei borghi, sviluppo dell’occupazione e sostegno all’imprenditoria giovanile. La novità è l’allargamento, in caso di residui di risorse non utilizzate, dei potenziali beneficiari per la copertura di una quota dei costi sostenuti (per un massimo di duemila euro) in fase di start up di impresa. Ad usufruirne potrebbero essere piccoli artigiani o start up che non sono soggette a imposizioni fisse.
Più in generale, i beneficiari dell’intervento sono le imprese, regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese, che hanno sede legale od operativa attiva nel Comune di Rimini, e che soddisfano le condizioni specificate nelle Linee guida e negli Avvisi pubblici. In questo caso, il contributo è potenzialmente pari all’intero importo dei tributi.
Escluse, indipendentemente dalla zona di insediamento, alcune tipologie di attività, tra cui quelle dove sono presenti slot machine o video lottery, i compro oro, phone center e internet point; istituti bancari, agenzie di leasing, attività finanziarie e assicurative, imprese e agenzie immobiliari e negozi che vendono tabacchi, sigarette elettroniche, armi, sexy shop. Sono inoltre escluse le attività di vendita al dettaglio del settore alimentare e attività artigianali/industriali di preparazione e vendita di prodotti alimentari ad eccezione di attività che vendono in via prevalente prodotti tipici locali e regionali.
Conferma degli assi portanti – spiega l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaadma anche alcune importanti novità. Questo lo spirito con cui abbiamo rimodulato le linee guida per l’assegnazione di contributi alle imprese in fase di start up e legate al rimborso delle imposte locali. La cosiddetta “no tax area” diventa strutturale, uscendo dalla sua fase più sperimentale, distribuendo le proprie risorse nell’arco di un intero triennio, con un investimento importante. Con questa novità, come quella relativa alle start up, puntiamo al pieno impiego delle risorse stanziate, per sostenere anche quelle imprese che, per caratteristiche strutturali, non sono soggette a imposte locali, ma possono comunque far fronte a ingenti costi di avviamento. Risorse che abbiamo messo in campo a seguito dei confronti con le associazioni di categoria per cercare di affiancare i piccoli imprenditori che creano valore aggiunto per la nostra città”.