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Cronaca Riccione

Misure più restrittive per i pataccari colti sul fatto. L'attività della Polizia

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 16 giu 2018 14:12 ~ ultimo agg. 14:14
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L’attività di contrasto della Polizia di Stato nei confronti dei “pataccari” ottiene risultati anche a livello giuridico. Nelle settimane scorse personale della Divisione Anticrimine ha infatti chiesto e ottenuto dal Tribunale di Bologna, l’adozione di tre misure di prevenzione della sorveglianza speciale di Polizia di Stato, di cui due aggravate con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e una (tra le prime ottenute in ambito nazionale) con l’aggravante del divieto di soggiorno in Emilia Romagna.

I tre soggetti destinatari della misura di prevenzione, che tra le altre prescrizioni impone anche l’obbligo di rientrare in casa e uscirne entro un determinato orario, tutti di origine napoletana, sono pregiudicati per reati contro il patrimonio, la persona e la fede pubblica: sono “pataccari” che negli anni hanno perpetrato numerose truffe ai danni degli utenti dell’A4, in particolar modo nelle aree di servizio “Montefeltro Est e Ovest” nel Comune di Riccione.

Le “patacche” consistevano nell’offerta di apparecchiature elettroniche  come Personal Computer, telefoni cellulari, navigatori satellitari, macchine fotografiche digitali e in questo ultimo periodo anche “falso oro”. Una volta conclusa la trattativa, con abile e fulminea manovra, veniva venduta e consegnata una borsa del tutto identica a quella già visionata, all’interno della quale era stato riposto il materiale originale, confezionata con pacchi di sale e giornali per simularne il peso; la borsa era incollata nella cerniera per renderne difficoltosa l’apertura e permettere così ai truffatori di allontanarsi indisturbati prima che il cliente si fosse reso conto del raggiro.

Già in precedenza il Questore di Rimini, a seguito anche di alcuni esposti inoltrati dalla “società Autogrill” che gestisce alcune aree di servizio in A14, aveva emesso nei loro confronti diversi Fogli di Via, col divieto di ritorno nel Comune di Riccione, ma la misura non aveva sortito effetto perché quotidianamente disattesa dagli interessati che erano stati denunciati alla locale A.G per l’inosservanza, durante gli specifici servizi predisposti dalla Questura e dal Compartimento della Polizia Stradale.

I poliziotti hanno deciso di adottare nei loro confronti una misura più restrittiva e la cui violazione comporta la pena della reclusione da 1 a 5 anni e l’arresto in flagranza di reato.

Grazie anche ai servizi predisposti dalla Polizia di Stato e ai provvedimenti chiesti e ottenuti dall’Autorità Giudiziaria il fenomeno degli abusivi e delle persone dedite alle truffe ai danni degli automobilisti – spiega la Questura di Rimini – nel tratto di competenza della provincia di Rimini ha visto una notevole diminuzione.