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Matilde Galassi è campionessa italiana Junior di Kata ai Campionati Italiani Fjilkam

In foto: Matilde Galassi ed il maestro Riccardo Salvatori
Matilde Galassi ed il maestro Riccardo Salvatori
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 5 giu 2018 14:48 ~ ultimo agg. 14:49
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I presupposti c’erano tutti. Dopo aver centrato il titolo di Campionessa d’Europa a Sochi in Russia, confermato la leadership a Sofia in Bulgaria la settimana scorsa, a Matilde Galassi, atleta del Maestro Riccardo Salvatori, mancava solo la ciliegina sulla torta: il titolo Italiano Fijlkam nell’individuale Junior di Kata. Una ciliegina che aveva lasciato a Matilde il piacevole profumo, ma che non era mai riuscita ad assaporare nelle ultime due edizioni concluse con due argenti che ancora gridano vendetta.

Ma quest’anno la karateka del Centro Karate Riccione sentiva che era giunto il momento. Al Pala Pellicone di Ostia nei Campionati Tricolori Cadetti e Junior, tra lei e il sogno c’era solo un ostacolo da superare, battere la sua bestia nera, l’atleta pugliese Sara Soldano, oro nel 2016 e 2017.

La pole si presentava ostica. Matilde doveva affrontare diverse outsider di livello, poco disposte a cedere il passo. Ma la determinazione di super Maty si è sprigionata già nel primo kata contro la piemontese Martina Russello. 5 a 0 ma soprattutto ha lasciato sul tatami un biglietto da visita con scritto sopra “oggi non ce n’è per nessuno”.

Al secondo turno si presentano già le prime complicazioni. Ad attenderla Michela Rizzo, già bronzo nei Cadetti. Anche su di lei si abbatte violenta l’ira della riccionese: 5 a 0 e via al terzo turno.

Matilde a questo punto ha dovuto combattere anche contro l’intero palazzetto, infatti l’avversaria Alessia Eusepi Alessia, romana, giocava in casa. Palazzetto che si è rassegnato quando gli spettatori sono stati investiti dal tourbillon di tecniche a velocità assiderale che Matilde sciorinava. 5 a 0.

Finale di Pole contro la veneta Elena Roversi, argento nei Cadetti. La Roversi si è sempre dimostrata avversaria ostica per tutti, atleta di valore e di grande potenza. La Ninja della Perla Verde però era un ciclone in piena potenza, travolgente e tecnicamente ineccepibile. 4 a 1 e porte della finale aperte.

Nell’altra pole intanto Sara Soldano aveva espletato magistralmente il suo compito vincendo la sua pole e creando i presupposti per centrare il terzo titolo italiano consecutivo.

Sul tatami centrale del Pala Pellicone di Ostia, le atlete migliori del karate italiano nella categoria Junior femminile si affrontavano in un duello dai mille sapori e dalle enormi motivazioni per dimostrare chi è la più forte. Parte prima la Soldano come una furia supportata dal tifo dei tanti ammiratori. Le tecniche si susseguono con veemenza, potenza e precisione, sembra un leone in gabbia ma a metà kata incomincia a rallentare. Il fiato comincia a mancare e le gambe non sono più stabili come all'inizio. Matilde intanto è in trance agonistica come un giaguaro aspetta la preda nascosto sopra la pianta, calma, immobile e micidiale. Il momento arriva. Entra nel tatami con una maschera facciale che mette paura solo ad avvicinarsi. Fredda glaciale, determinata e rabbiosa. L'esplosione di tutto il suo repertorio, fatto di colpi devastanti, di rotazioni veloci al limite della fisica, di calci e salti acrobatici, annichiliscono l'avversaria e ammutoliscono il palazzetto. All'indiscutibile verdetto finale di 5 a 0, lo staff tecnico ed i tanti accompagnatori del Centro Karate Riccione hanno esultato come se fossero all'Olimpico. Le lacrime di commozione di Barbara, madre di Matilde e della sorellina Agnese al seguito della trasferta, si sono miscelate a quelle del padre Marco che ha seguito la finale in diretta Whatsapp. Per il tecnico Riccardo Salvatori, orgoglio della società riccionese, si tratta, dopo i primi due vinti dalle sorelle Vanessa e Carlotta Villa nel 2012, del terzo titolo italiano individuale con Il CKR. Ora Matilde con questo meritatissimo titolo italiano può gustarsi la sua ciliegina con la medaglia d’oro al collo.