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Ambiente Riccione

Fogne. Dopo la bomba d'acqua Riccione accelera coi privati per regolarizzare

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 29 giu 2018 17:34
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Dopo lo stop alla balneazione alla Foce Marano (rientrato ieri) resosi necessario dopo le piogge degli scorsi giorni, l’amministrazione cerca di vederci chiaro. In un incontro che si è svolto tra l’assessore all’ambiente Lea Ermeti ed Hera sono due le questioni finite sul piatto: da una parte l’impianto di sollevamento del Casella sul quale insistono le condotte delle acque provenienti da buona parte dell’edificato di Riccione e dall’altra gli interventi di risanamento della rete fognaria. Sulla prima questione le parti si sono aggiornate ad un nuovo incontro per avere in mano dati più approfonditi mentre sul sistema fognario l’amministrazione ha fatto il punto della situazione. Delle 2.400 utenze recentemente coinvolte nelle ordinanze comunali circa 600 presentano presunte irregolarità con acque di fognatura bianca erroneamente immesse in quella nera. Dati alla mano queste 600 utenze producono 10.000 metri cubi circa di acque meteroriche che, a causa di allacciamenti non correttamente eseguiti, si sommano alle acque nere aumentandone i volumi, in particolare durante le forti precipitazioni. Un quantità d’acqua consistente che equivale a circa la metà della capacità depurativa del depuratore. Fino al 21 giugno, giorno precedente la bomba d’acqua, il depuratore trattava 18.000 metri cubi nelle 24 ore, mentre dopo le precipitazioni ne ha trattati 32.000. L’impianto è comunque riuscito a raccogliere tutta l’acqua attraverso le vasche di raccolta, compresa la nuova vasca di laminazione da 5.000 metri cubi. “Valuteremo attentamente le tempistiche di regolarizzazione con una nuova comunicazione inviata ai privati – spiega l’assessore Ermetiallo scopo di accelerare la regolarizzazione. Allo stesso tempo i sopralluoghi sul territorio saranno serrati per monitorare costantemente lo stato dell’arte dei nostri impianti”. L’amministrazione sta già mettendo in campo alcune azioni come la pulizia costante delle vasche di prima pioggia o la riprofilatura della foce del Marano. “La pianificazione degli interventi è capillare e approfondita” assicura l’assessore.