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Attualità Provincia

Elettrodotto Forlì - Fano. Parlano docenti e medici: serve una soluzione

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 9 giu 2018 14:22 ~ ultimo agg. 10 giu 16:45
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Politici, docenti e medici si sono confrontati oggi nel convegno organizzato da Patto Civico Rimini sull’elettrodotto Forlì – Fano. Tra i duecento in sala anche tanti dei cittadini coinvolti in una battaglia cominciata oltre 25 anni fa e non ancora conclusa.

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27 anni di battaglie sul campo e in tribunale hanno portato circa 4mila cittadini di Rimini, Santarcangelo, Coriano, San Giovanni in Marignano e Misano a vincere la causa penale contro Terna relativa all’elettrodotto Forlì – Fano. In tutti e tre i gradi di giudizio. La struttura era stata costruita negli anni ‘90 a due passi dalle loro case basandosi su cartografie del 1948, quando quelle case ancora non c’erano. Ora la causa civile, ormai alle fasi finali, dovrà quantificare i danni, anche alla salute, patiti negli anni. Intanto però i cavi continuano a passare sopra le loro teste anche se le alternative ci sarebbero. Lo evidenziano l’ingegner Ariano Mantuano, perito di parte del comune nella causa civile, e il professor Giovanni Campeol dell’Università di Venezia che si chiede come sia possibile nel terzo millennio si debba ancora discutere di interrare un cavo di 25 centimetri come fanno invece tutte le altre infrastrutture teconologiche. Per non parlare degli effetti sulla salute. “L’elettromagnetismo indotto dagli elettrodotti – spiega l’oncologo Alberto Ravaiolipuò essere una possibile causa cancerogena per i bambini. C‘è infatti un piccolo rischio di leucemia infantile. E’ quindi un tema che va risolto in termini risarcitori, di prevenzione e ambientale per togliere questo rischio che, benché piccolo, c’è.

Soddisfatto dell’esito del convegno l’organizzatore Mario Erbetta. “Non abbasseremo la guardia – dice – , dato che in Consiglio Comunale giace una mia mozione sul tema, anzi ci impegneremo sempre di più con il nostro Assessore Anna Montini affinchè si proceda in modo spedito alla soluzione del problema trentennale“.