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Dipendenti Prime. L’azienda: non rischiano licenziamento

i lavoratori della Prime durante lo sciopero

Dopo lo sciopero indetto dai lavoratori della Prime Srl, impiegati tramite appalto nel reparto imballo delle industrie Valentini preoccupati per il loro posto di lavoro, la Prime interviene con una nota in cui afferma che i dipendenti non sono a rischio licenziamento (vedi notizia).

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La Prime srl ha gestito per 10 anni un appalto riguardante il reparto imballo  impiegando molti ex dipendenti delle Indistrie Valentini, con grandissime difficoltà in considerazione del grosso calo di commesse  da parte del committente a partire dal gennaio del 2015.  La richiesta di rescindere anticipatamente il contratto, trae origine dall’impossibilità di continuare in una situazione complessa  di difficoltà continue e senza fine rispetto alla commessa oltretutto con la mancanza di un piano industriale. Negli ultimi anni abbiamo tentato di ricollocare i lavoratori su altri appalti ma con il netto dissenso delle OO.SS che hanno ostacolato questo processo.
La procedura di licenziamento collettivo è un atto formale ma dovuto difronte ad un fine appalto.  Il lavoratori sono tutelati da un accordo sindacale tra le parti che prevede l’internalizzazione del reparto presso le Industrie Valentini. Con tale clausa di salvaguardia la committente e il nuovo appaltatore , con l’ aiuto dellle OO.SS. , troveranno sicuramente  le soluzioni occupazionali per tutti gli addetti a fronte di un reale piano industriale del committente .