Indietro
menu
Attualità Rimini

Degrado alla nuova Questura. Interverrà nuovamente Anthea

In foto: Lo stabile di via Bassi (foto Adriapress - 2015)
Lo stabile di via Bassi (foto Adriapress - 2015)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 giu 2018 11:58 ~ ultimo agg. 13:30
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Ci penserà Anthea a mettere mano al degrado che circonda la Questura di via Ugo Bassi. L’amministrazione infatti ha deciso di affidare alla società in house l’intervento coattivo di taglio della vegetazione presente nell’area esterna dell’immobile. I lavori, si legge nella delibera pubblicata sull’Albo Pretorio, costeranno poco più di 3mila euro. Malgrado gli interventi eseguiti dalla curatela fallimentare, i sopralluoghi effettuati hanno verificato che il problema igienico-sanitario sussiste ancora con rifiuti vari ammassati, materiale organico in decomposizione, siringhe, deiezioni liquide e solide. L’amministrazione ha deciso quindi di attivare l’esecuzione coattiva degli interventi visto che la curatela fallimentare della società Dama, proprietaria dell’immobile, ha avanzato ricorso al Tar spiegando di non potere effettuare gli ulteriori interventi richiesti dal Comune a causa della mancanza di liquidità. Nell’udienza del 19 giugno è stato disposto un rinvio dell’istanza cautelare al 17 ottobre ma per l’amministrazione i lavori non sono più rinviabili. In caso di esito positivo per il Comune, l’amministrazione procederà poi alla riscossione coattiva.
Nei giorni scorsi in consiglio comunale l’assessore Sadegholvaad aveva ricordato che, negli anni, il comune ha accumulato crediti per circa 7 milioni di euro nei confronti della società proprietaria della nuova Questura.

Prima di ogni cosa – scrive in una nota l’Amministrazione comunale – vengono la sicurezza e le condizioni igienico-sanitarie. Se l’impegno del Comune, importante e corposo dal punto di vista economico, è necessario, lo è altrettanto porre delle questioni che riguardano società, privati e in generale tutta la nostra comunità. Si tratta di risorse anticipate dal Comune che solo in parte, e con grande difficoltà, si riesce a recuperare. L’auspicio è che anche tutti i soggetti interessati facciano la loro parte, per evitare che un problema privato o di una società si riverberi in maniera così invasiva sulla comunità.

L’amministrazione ricorda poi anche altri interventi nei quali è stata costretta a sostituirsi ai privati. Uno su tutti, per importanza e costi, quello di bonifica dell’amianto effettuato nel 2013 all’ex pastificio Ghigi.