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Bandiere blu. Codacons presenta esposto per far chiarezza su assegnazione

di Redazione   
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gio 21 giu 2018 18:37 ~ ultimo agg. 22 giu 18:12
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Un esposto per fare chiarezza sull’assegnazione delle bandiere blu. Lo ha presentato il Codacons alle procure dell’Emilia Romagna, compresa Rimini, all’Anac e all’Antitrust. In provincia a fregiarsi del premio le acque di balneazione eccellenti sono Misano, Cattolica e Bellaria. Secondo l’associazione “sembrerebbe emergere una prassi in cui vi sono dei rapporti economici tra comuni e Foundation for Environmental Education Italia – si legge nell’esposto – Da un lato la procedura di attribuzione della bandiera blu è gratuita, dall’altro sembrerebbero esservi dei costi a carico dei Comuni per erogare corsi di formazione, tramite FEE Italia, alle scuole dei Comuni interessati. Qualora le procedure di attribuzione delle Bandiere fossero sorte sul presupposto – certamente indiretto e non diretto – di un accordo/convenzione o altra forma di fondamento contrattuale con il Comune, è indubbio che si debba procedere a far chiarezza circa le procedure amministrative che hanno determinato sia l’accordo di sponsorizzazione e pubblicità che la stessa realizzazione della procedura di valutazione delle acque”. Nell’esposto, l’associazione sottolinea poi alcuni casi anomali come quello di Sellia Marina in Calabria, località che ha ricevuto quest’anno la bandiera blu ma che è al centro di denunce per il grave stato di inquinamento del mare.
Il Codacons ha quindi chiesto di aprire “una istruttoria finalizzata ad accertare la correttezza, sotto un profilo tecnico/giuridico, delle procedura di assegnazione dei riconoscimenti alla balneazione e, quindi, un accertamento circa l’esistenza di rapporti giuridico-economici, anche non direttamente riconducibili (ad esempio procedure per acquisto bandiere, ovvero, costi sostenuto per assegnare corsi in tema di tutela ambiente nelle scuole) – ma comunque influenti – per il procedimento di rilascio dei riconoscimenti bandiera blu”.