Indietro
menu
Politica Regione

Ballottaggi, crollo Pd. Petitti: subito congresso. Rufo Spina (FI): tocca a Rimini

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 25 giu 2018 15:02 ~ ultimo agg. 19:33
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Insieme a Pisa, Siena, Massa, Ivrea, tra i comuni che nel ballottaggio di domenica hanno visto una nuova debacle da parte del centrosinistra c’è anche Imola che cambia colore dopo oltre 70 anni: nuovo sindaco Mauela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle. Una sconfitta (il Pd si conferma ad Ancona e in poche altre località) che porta l’assessore regionale Emma Petitti, membro dell’esecutivo nazionale del partito democratico, a chiedere “il Congresso subito”. “Non possiamo continuare a dire che gli elettori non hanno capito – attacca – e noi abbiamo fatto le cose più giuste. Consolatorio, forse, ma non riabilitativo rispetto alle responsabilità. Dobbiamo ripartire e non resistere a dispetto della realtà. Dobbiamo restituire il partito agli iscritti e discutere di identità, progetto, ripartendo dai valori e non dagli slogan facili. Congresso per ripensare e superare una situazione non più accettabile o riproponibile. Si apra una nuova fase ricostituente del Pd e del centrosinistra”.

Dall’altra parte invece il MoVimento 5 Stelle canta vittoria. “Dopo 70 anni di dominio del PD, Imola è stata liberata – scrive su Facebook il senatore riminese del M5S Marco Croatti ringraziando gli elettori –  Con una sola lista abbiamo sopraffatto le accozzaglie di liste composte da quelle persone che hanno sempre gestito la città a proprio piacimento come se fosse loro“.“Lo straordinario risultato di Imola – commenta la capogruppo in regione Silvia Piccininiè la dimostrazione che il MoVimento in Emilia-Romagna è una realtà ormai consolidata. Siamo la prima forza politica in regione e adesso dopo più di 70 anni siamo riusciti ad abbattere uno degli ultimi feudi del Partito democratico. Un PD che ormai non è in grado di rappresentare nessuno se non se stesso”. Il 5 Stelle guarda adesso con ottimismo alle prossime elezioni regionali in programma a fine 2019.

Le roccaforti rosse non esistono più – scrive su facebook il coordinatore riminese di Forza Italia Carlo Rufo SpinaVince il centro-destra e ad imola i 5stelle”. “L’alternanza è salutare – prosegue – non può che far bene alla democrazia. Un potere che perpetua se stesso ininterrottamente per 75 anni non può essere un “buon potere”, non può essere efficiente, non può essere imparziale ed equanime. Alla sinistra e al Pd rimane ora solamente il versante adriatico: Ravenna, Rimini, Pesaro, Ancona, tetrapoli che rappresenta l’ultima roccaforte ideologica e incrollabile al potere rosso. Ma la storia ci insegna che tutte le roccaforti, assediate pian piano, lentamente ma inesorabilmente, alla fine cadono. Prossimo appuntamento fra un anno per l’assalto a Pesaro.
Poi toccherà nel 2021 a Rimini e Ravenna: l’orologio della Storia, con inesorabili note, sta battendo il count-down”.