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Attualità Cultura

"Un libro per the". L'iniziativa di Zeinta de Borg per dire no alle slot

In foto: La presentazione
La presentazione
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 8 mag 2018 14:42
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E’ arrivato alla terza edizione “Un libro per the”, il ciclo di incontri con l’autore nei locali riminesi che hanno rinunciato alle slot machine. Il progetto è promosso da Zeinta De Borg, in collaborazione con la libreria Feltrinelli e l’associazione culturale di imprese riminesi. Primo appuntamento domani al Nasdaq cafè alle 18.

Sono state 450 le persone che negli ultimi dieci anni sono state prese in cura dal Sert di Rimini per problemi di gioco patologico. In Italia si parla di circa 400mila persone, con aumenti esponenziali di anno in anno. “Quando arrivano da noi – spiega Daniela Casalboni, responsabile UO Dipendenze patologiche dell’Ausl – non hanno nessuna intenzione di smettere di giocare, perchè per loro è una gratificazione a qualcosa di irrisolto nella loro vita. Spesso ai servizi ci vengono per accontentare i familiari, fortunatamente però da questo primo gancio possono iniziare percorsi di recupero importante. Non dobbiamo però dimenticare che ci sono anche molte ricadute“.

Zeinta de Borg da tre anni sta promuovendo l’iniziativa “Un libro per The” che coinvolge e sostiene i locali che hanno rinunciato alle slot. Anche se in molti casi è una battaglia impari, visti gli introiti garantiti da ogni singola macchinetta. “Non è facile incentivare la cultura del no alle slot – spiega Arturo Pane, presidente Zeinta De Borg -. Si parla per ogni macchinetta di introiti per il locale di mille, millecinquecento euro. E’ tanto, sopratutto per i locali che non hanno grandi giri d’affari e magari con quei soldi ci pagano l’affitto. In molti faticano a rinunciare, ma qualcuno lo fa. Noi cerchiamo di promuovere una nuova cultura etica e con queste iniziative mostriamo che è possibile portare nei locali persone nuove, che dialogano e si confrontano attorno ad un libro, sorseggiando una tazza di the”

Saranno proposti 9 incontri con 11 autori, prevalentemente riminesi, in bar e locali della città, ma anche a casa Macanno e in una scuola materna. Novità di quest’anno due appuntamenti dedicati ai più piccoli. Ospiti, dal 9 maggio al 16 giugno: Gianluca Morozzi, Andrea Biondi, Ivonne Mussoni, Stefano Baldazzi, Marina Zaoli, Alessandro Ciacci, Sabrina Foschini e Amedeo Bartolini, Marianna Balducci, Stefano e Marco Pivato. Altri porgetti, sostenuti dall’Ausl, saranno presentati a breve. Obiettivo: provare a fare massa critica contro questo tipo di dipendenza.”Stiamo attendendo i finanziamenti, il progetto già c’è, – spiega la Casalboni – per una grossa campagna contro il gioco d’azzardo: una mostra immersiva per conoscere i rischi del gioco d’azzardo, iniziative di sensibilizzazione ma anche consulenze legali agevolate per chi a causa delle grosse perdite al gioco si trova ad avere problemi con la giustizia“.