Indietro
menu
Attualità Provincia

Rinforzi estivi dopo il 15 luglio? La denuncia del Siulp

In foto: Siulp
Siulp
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 mag 2018 12:02 ~ ultimo agg. 12:08
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

L’ipotesi dell’arrivo dei rinforzi estivi dopo il 15 luglio spinge il Siulp di Rimini a lamentare la sottovautazione degli organi centrali della situazione riminese e delle necessità delle forze dell’ordine locali. Nella lettera inviata dalla segreteria provinciale a Prefetto, Questore, parlamentari e sindaci riminesi e Presidente della Provincia, si lamenta anche lo stato di precarietà e incertezza che vivono le specialità come la Polizia Postale, la Polizia di Frontiera, la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria.

La lettera del Siulp di Rimini:

Per l’ennesima volta questa Organizzazione Sindacale è chiamata a lanciare l’allarme per quanto appare venga predisposto in termini di rinforzi per la Polizia di Stato nella prossima stagione estiva.
Notizie informali – speriamo non confermate – annunciano l’arrivo dei rinforzi ben oltre il 15 luglio, quantitativamente esigui – come ultimamente è consuetudine – e per un mese appena .
Una così ennesima sottovalutazione delle esigenze territoriali di questa provincia da parte dei competenti uffici ministeriali urta pesantemente con quanto è stato sancito con con la sottoscrizione del Patto per la Sicurezza Avanzata nel dicembre 2017.
Tutti apparivano concordi nell’affermare che la provincia di Rimini ha una elevatissima vocazione turistica estiva ed un notevole afflusso fuori stagione di visitatori, che la sicurezza costituisce un bene primario dei residenti e dei visitatori della provincia e pertanto da rimodulare, che da sempre ci troviamo ai vertici delle classifiche sulla densità criminale, che addirittura si rende opportuno una elevazione di fascia della Questura di Rimini, che……ecc…..ecc….ecc.
Meglio tardi che mai visto che questa O.S. da oltre vent’anni non ha fatto altro che sensibilizzare tutti i livelli decisionali ed i cittadini affinché questa Provincia venisse attenzionata in modo particolare, differentemente rispetto ad un contesto nazionale generale.
Quasi ci eravamo illusi di avercela fatta. Invece niente. Tutto come sempre. Pure peggio.
Peggio perché la pianta organica è sostanzialmente intatta, l’età media degli operatori è aumentata ed i presidi sono sempre più inadeguati.
Paradossalmente è previsto anche per il mese di giugno l’invio di personale di Rimini di rinforzo ad altre località a limitata “vocazione turistica”.
Il piano di implementazione degli organici e l’assegnazione delle previste forze fresche è stato rinviato a ottobre – a ombrelloni chiusi – e comunque rappresenta solo un piccolo – seppur apprezzabile – tentativo di adeguare la dotazione della Polizia di Stato alle reali esigenze del territorio.
Ben altro ci vorrà per renderci pienamente operativi. E ben altro ancora ci vorrà per istituire e rendere operativa una Questura di fascia B.

Discorso a parte riguarda gli Uffici di Specialità della Polizia Stradale, della Polizia di Frontiera e della Polizia Ferroviaria.
La Polizia Postale sembra non esistere più da tempo negli elenchi ministeriali.
In attesa di clamorose scoperte scientifiche che permetteranno il teletrasporto, risulta ancora che i visitatori della nostra provincia giungeranno in aereo, treno ed in auto/moto. Probabilmente molti di loro subiranno un reato di genere informatico.
Dato dei rinforzi per le specialità? Neppure una notizia informale è pervenuta in tal senso e quindi siamo vicini al nulla.
Ormai stanchi di dover puntualmente segnalare queste situazioni e stanchi di dover sopperire con carichi di lavoro alle decennali “sviste” a livello centrale chiediamo agli organi di stampa di informare la cittadinanza su ciò che si sta prospettando ed invitiamo le autorità istituzionali in indirizzo affinché esse intervengano – se ritengono – per un significativo aumento numerico dei rinforzi e con arco temporale come minimo raddoppiato