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Attualità Regione

Niente alloggio Erp a chi ha già una casa all'estero

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
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mer 2 mag 2018 18:27 ~ ultimo agg. 18:30
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Niente casa pubblica a chi già ne possiede (o è usufruttuario di) una all’estero, estendendo un requisito che finora riguardava solo l’eventuale proprietà di immobili in Italia. E’ quanto prevede l’Atto Unico sul tema Edilizia pubblica approvato oggi dalla Giunta dell’Emilia Romagna. Sarà compito dei Comuni verificare l’esistenza di questo requisito attraverso la dichiarazione Isee presentata al momento della domanda per ottenere l’alloggio Erp. Nel documento, che sarà ora portato all’esame dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva entro l’estate, si definiscono anche con più chiarezza e trasparenza i criteri per accedere e continuare a risiedere negli alloggi di Edilizia residenziale pubblica. I requisiti di accesso, contenuti nella riforma del 2015 e riportati nell’Atto unico, sono diversi. Si va dal reddito alla composizione del nucleo familiare, fino alla residenza anagrafica o all’attività lavorativa in Emilia-Romagna da almeno 3 anni. In particolare, il provvedimento distingue tra l’accesso agli alloggi, per cui è necessario avere un Isee non superiore 17.154 euro e 35.000 euro di patrimonio mobiliare e la permanenza negli stessi, se con Isee non superiore a 24.016 euro. Oltre a un patrimonio al di sotto di 49.000 euro.

In Emilia-Romagna il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, gestito perlopiù dall’Acer, comprende 55.699 alloggi, il 97% dei quali di proprietà dei Comuni. Le case occupate sono il 90% e ospitano circa 120mila persone, delle quali 84mila sono italiane, 2.783 comunitarie e 32.212 extracomunitarie (Marocco, Albania e Tunisia i Paesi più rappresentati). La classe di età più presente è quella degli ultra 65enni, 30mila, seguita dai minorenni, 24mila. 18mila i nuclei famigliari composti da una sola persona e 14mila da due persone.